DENTISTA APERTO DI SABATO A ROMA
Se stai cercando un dentista aperto il sabato mattina o pomeriggio a Roma, contatta subito il nostro studio. La dottoressa Cristina Greco riceve su appuntamento presso il suo studio dentistico di Acilia, in Via Cesare Maccari 265, 00125 Roma ed opera su situazioni di emergenza durante gli orari di apertura dello studio. Questi sono gli orari: Lunedì: 09,00 – 13,00 e 14,00 – 20,00Martedì: 09,00 – 13,00 e 14,00 – 20,00
Mercoledì: 09,00 – 13,00 e 14,00 – 20,00
Giovedì: chiuso
Venerdì: 09,00 – 13,00 e 14,00 – 20,00
Sabato: 09,00 – 13,00 Su appuntamento e per emergenze è possibile fissare un incontro il sabato pomeriggio. Il quartiere di Acilia si trova nella zona sud di Roma, lungo la Via del Mare e la Cristoforo Colombo in direzione Ostia. Sotto la mappa troverai le indicazioni per prenotare una visita di sabato oppure chiamarci e ottenere una risposta immediata. Quali sono i motivi più comuni per cui si potrebbe aver bisogno di un dentista il sabato? Essenzialmente 3
- Forte dolore dovuto a uno stato infiammatorio (ascesso, rottura di un dente, ricostruzione o otturazioni difettose ecc)
- Emergenza che richiede un pronto intervento (punti di sutura che cedono, emorragie di lieve entità ecc)
- Impossibilità a recarsi presso un qualsiasi studio dentistico di Roma il sabato
COSA FARE SE SI HA BISOGNO DI UN DENTISTA APERTO IL SABATO A ROMA
Un dentista aperto il sabato a Roma non è una cosa rara ma nemmeno così comune. Molti studi sono aperti solo dal lunedì al venerdì o non sono attrezzati per accogliere le urgenze. La scelta deve essere quindi ponderata in base alle circostanze, ovvero:CERCO UN DENTISTA APERTO IL SABATO PERCHE’ HO UN FORTE DOLORE
In questo caso tutto dipende dal grado di dolore che si avverte. Se si ha un semplice fastidio, potrebbe essere il caso di aspettare il lunedì e farsi visitare dal proprio dentista di fiducia. Nell’attesa l’utilizzo di anti-infiammatori può essere utile per alleviare l’infiammazione e il dolore. In ogni caso è consigliabile sentire prima telefonicamente il dentista per avere un consulto di base che, per quanto non approfondito, può perlomeno farci evitare di assumere farmaci o comportamenti errati.CERCO UN DENTISTA APERTO IL SABATO PERCHE’ HO UN’EMERGENZA
In questo caso la cosa migliore da fare potrebbe essere recarsi al più vicino pronto soccorso. Per praticità elenchiamo tutti i centri di pronto soccorso del Lazio (qui l’elenco ufficiale) ordinati alfabeticamente per Comune e per Nome.Ospedale Civile | Acquapendente |
San Benedetto | Alatri |
San Giuseppe | Albano |
Ospedali Riuniti | Anzio |
Padre Pio | Bracciano |
Santa Scolastica | Cassino |
Andosilla | Civitacastellana |
San Paolo | Civitavecchia |
L. Parodi Delfino | Colleferro |
San Giovanni di Dio | Fondi |
Dono Svizzero | Formia |
San Sebastiano Martire | Frascati |
F. Spaziani | Frosinone |
Santa Maria Goretti | Latina |
Santissimo Gonfalone | Monterotondo |
Coniugi Bernardini | Palestrina |
San Camillo De Lellis | Rieti |
Aurelia Hospital | Roma |
Bambino Gesu’ | Roma |
C.T.O. Andrea Alesini | Roma |
Cristo Re | Roma |
G. Battista Grassi | Roma |
Madre G. Vannini | Roma |
Oftalmico | Roma |
Pol. Univ. A. Gemelli | Roma |
Pol. Univ. Tor Vergata | Roma |
Pol. Univ. Umberto I | Roma |
Policlinico Casilino | Roma |
San Camillo-Forlanini | Roma |
San Filippo Neri | Roma |
San Giovanni Addolorata | Roma |
San Giovanni Calibita-FBF | Roma |
San Pietro-FBF | Roma |
Sandro Pertini | Roma |
Sant’Andrea | Roma |
Sant’Eugenio | Roma |
Santo Spirito | Roma |
Santissima Trinita’ | Sora |
A. Angelucci | Subiaco |
Ospedale Civile | Tarquinia |
A. Fiorini | Terracina |
San Giovanni Evangelista | Tivoli |
P. Colombo | Velletri |
Belcolle | Viterbo |
CERCO UN DENTISTA APERTO IL SABATO PERCHE’ NON POSSO IN SETTIMANA
Questa è la casistica meno grave. Se questa è la tua situazione, non esitare a contattarci per fissare un appuntamento, senza impegno (prima visita sempre gratuita).IL TURISMO DENTALE ALL’ESTERO
Mai sentito parlare di “turismo dentale”? Sempre più frequentemente le persone scelgono di farsi curare i denti all’estero, pensando di trovare offerte più vantaggiose per le cure rispetto al nostro Paese. I paesi più accreditati per questo tipo di turismo risultano essere la Croazia e la Moldavia. Alla base di questa scelta ci sono sicuramente i tanti pacchetti promozionali di soggiorno + dentista, che mettono in risalto una grande convenienza in termini economici. Curare i denti in Italia, si sa, richiede una certa disponibilità economica (ma è davvero sempre così? qui c’è un bell’articolo che ti spiega come e se ha senso cercare dentisti economici a Roma), mentre per curare i denti all’estero si è diffusa l’idea del “si spende di meno”. Ma non tutto ciò che luccica è oro. Anche nel nostro paese, infatti, è possibile trovare offerte e promozioni presso studi dentistici altamente qualificati. Se risiedi a Roma e hai bisogno di un dentista per risolvere dei problemi dentali, non esitare a contattare il nostro studio e a richiedere un preventivo. La prima visita da noi è sempre gratuita e garantiamo la migliore qualità a prezzi accessibili e rateizzabili.QUALI RISCHI SI CORRONO NEL CURARE I DENTI ALL’ESTERO
Quando si sceglie di curare i denti all’estero, prevalentemente lo si fa per risparmiare su interventi di implantologia: ma esiste davvero questo risparmio? La cura dei denti è un argomento molto delicato: la riuscita di un intervento dentistico e odontoiatrico è legata a:- il rispetto dei tempi clinici
- i materiali utilizzati per l’intervento e le protesi
- la professionalità del dentista.
- la conoscenza vera della clinica
- le difficoltà serie nel caso qualcosa vada storto
NON SI CONOSCE BENE IL DENTISTA O LA CLINICA ESTERA
Un conto è farsi curare dal proprio dentista, che forse ci conosce da 10 o 20 anni. O comunque da un dentista italiano con cui abbiamo potuto comodamente parlare “de visu” più volte e con cui abbiamo fatto più visite preliminari. Una cosa totalmente differente è rivolgersi a una clinica che è del tutto nuova e che, indipendentemente dalle conoscenze linguistiche di chi ci lavora, le chiamate o video-chiamate a distanza nonché eventuali viaggi effettuati prima dell’intervento definitivo, rimane una clinica nuova ubicata all’estero. Si tratterà di uno studio di cui difficilmente potremo saggiare con mano la professionalità, la competenza, l’igiene o, se non altro, quella fiducia e serenità che è fondamentale che un buon dentista possa trasmetterci prima, durante e dopo l’intervento.SE INSORGONO PROBLEMI
Un altro rischio da tenere in considerazione nella scelta di curare i denti all’estero è l’impossibilità di potersi rivalere su un dentista straniero, qualora sia stato mal eseguito un intervento o ne siano conseguiti problemi di salute. Le complicazioni logistiche, economiche, comunicative e soprattutto di salute che si possono incontrare se l’intervento va male dovrebbero, da sole, far riflettere se la scelta di andare all’estero per curare i denti sia una scelta davvero ben ponderata. Quando si sta male si vuole assistenza immediata. Si desidera ricevere un consulto di persona, immediato, rapido, e un’assistenza nei giorni successivi puntuale e affidabile. Riflettere su questo può aiutare a soppesare i vari fattori in gioco e a compiere una scelta che, riguardando la propria salute, dovrebbe essere fatta prudentemente e consapevolmente. Ovviamente, non tutte le cliniche estero sono poco professionali, non all’avanguardia o difettanti in termini di prontezza nella comunicazione. Esistono sicuramente eccellenti studi esteri che si contraddistinguono per capacità medica, prezzi e strumentazione. Ma il punto del ragionamento non è tanto se posso trovare la stessa qualità all’estero, quanto piuttosto se ne vale davvero la pena. Il motivo principale per cui si potrebbe scegliere di optare per delle cure dentali nei paesi dell’Est è infatti il risparmio. Ma è davvero così consistente?CURARE DENTI ESTERO: SI RISPARMIA DAVVERO?
Curare i denti all’estero non è sempre un risparmio: oltre alle spese mediche, bisogna infatti mettere in conto i costi da sostenere per il viaggio, il soggiorno e i pasti. E se la cura si rivela un insuccesso? Le spese da sostenere per porre rimedio ad eventuali errori vanno a sommarsi a quelle già sostenute per viaggio ed intervento. In molti casi la forbice di prezzo è di circa il 30%. Vale la pena riflettere se questa differenza può costituire una giustificazione sufficiente da spingerci ad affidarci a cliniche nuove e rischi evitabili. Per curare i denti esistono offerte convenienti presso diversi studi dentistici, come la rateizzazione delle spese da sostenere o i coupon promozionali. A mero titolo di esempio, il nostro studio, pur non riuscendo a offrire lo stesso listino di alcune cliniche estere, offre comunque prezzi accessibili e servizi di finanziamento e pagamento dilazionato per gli interventi più costosi, garantendo un preventivo finale sostenibile e non così lontano dal costo reale che si dovrebbe sostenere se si optasse per una soluzione esterna al nostro Paese. Se hai bisogno di curare i denti a Roma, richiedi un preventivo gratuito per conoscere il nostro listino, oppure richiedi un appuntamento per una prima visita, che presso il nostro studio è sempre gratuita.DENTISTA EMERGENZA ROMA
Vivi a Roma e hai un’emergenza dentistica? Il nostro pronto soccorso denti Roma garantisce una reperibilità totale anche di sabato. Se hai un’emergenza contattaci subito o vienici a trovare presso lo studio dentistico di Via Cesare Maccari 265 a Roma, zona Acilia.DENTISTA PER EMERGENZE A ROMA
Un dentista per emergenze a Roma dovrebbe dare la sua reperibilità oppure lavorare in un vero e proprio pronto soccorso dentistico. A seconda della gravità del problema potrebbe essere consigliabile recarsi presso il classico pronto soccorso oppure optare per il proprio dentista di fiducia. Quando optare per il pronto soccorso:- quando si tratta di una vera e propria emergenza e si riscontrano
- sanguinamento forte
- tagli, rotture o traumi preoccupanti
- dolore intenso e incontrollabile
- quando non si è certi dell’entità del danno e si hanno ragionevoli dubbi sulla gravità del quadro clinico
- quando la situazione è abbastanza grave e non si riesce a contattare il proprio dentista di fiducia
Ospedale Civile | Acquapendente |
San Benedetto | Alatri |
San Giuseppe | Albano |
Ospedali Riuniti | Anzio |
Padre Pio | Bracciano |
Santa Scolastica | Cassino |
Andosilla | Civitacastellana |
San Paolo | Civitavecchia |
L. Parodi Delfino | Colleferro |
San Giovanni di Dio | Fondi |
Dono Svizzero | Formia |
San Sebastiano Martire | Frascati |
F. Spaziani | Frosinone |
Santa Maria Goretti | Latina |
Santissimo Gonfalone | Monterotondo |
Coniugi Bernardini | Palestrina |
San Camillo De Lellis | Rieti |
Aurelia Hospital | Roma |
Bambino Gesu’ | Roma |
C.T.O. Andrea Alesini | Roma |
Cristo Re | Roma |
G. Battista Grassi | Roma |
Madre G. Vannini | Roma |
Oftalmico | Roma |
Pol. Univ. A. Gemelli | Roma |
Pol. Univ. Tor Vergata | Roma |
Pol. Univ. Umberto I | Roma |
Policlinico Casilino | Roma |
San Camillo-Forlanini | Roma |
San Filippo Neri | Roma |
San Giovanni Addolorata | Roma |
San Giovanni Calibita-FBF | Roma |
San Pietro-FBF | Roma |
Sandro Pertini | Roma |
Sant’Andrea | Roma |
Sant’Eugenio | Roma |
Santo Spirito | Roma |
Santissima Trinita’ | Sora |
A. Angelucci | Subiaco |
Ospedale Civile | Tarquinia |
A. Fiorini | Terracina |
San Giovanni Evangelista | Tivoli |
P. Colombo | Velletri |
Belcolle | Viterbo |
PRONTO SOCCORSO DENTISTICO ROMA
Quando si tratta di decidere se rivolgersi o no ad un pronto soccorso dentistico a Roma è quindi necessario stabilire l’urgenza e la gravità del problema. La soglia di tolleranza del dolore causato da un ascesso o da una gengiva infiammata è soggettiva per cui soltanto il diretto interessato è in grado di stabilire cosa è meglio fare. Ovviamente non bisogna mai trattenersi dal chiamare o recarsi direttamente presso un classico pronto soccorso in caso di reale emergenza.Quando ricorrere ad un pronto soccorso dentistico?
Tutti i casi gravi, lo ripetiamo, vanno trattati dal pronto soccorso/ospedale più vicino. Per le altre casistiche ci si può rivolgere al proprio dentista, se offre una copertura anche fuori orario o nei weekend. Ecco alcune tra le problematiche più comuni.Sanguinamento forte delle gengive
Anche se il problema del sanguinamento in genere non si presenta da un momento all’altro, in alcuni casi potrebbe verificarsi improvvisamente e in misura abbondante. Le cause potrebbero essere diverse. Potrebbe trattarsi di primi segnali di una forma acuta di parodontite che è stata trascurata. Oppure il sanguinamento potrebbe essere causato da farmaci assunti, come antipertensivi o persino anticoncezionali. Persino lo stress potrebbe, in alcuni casi eccezionali, provocare un sanguinamento improvviso delle gengive. Se vivete a Roma e vi trovaste improvvisamente in una situazione del genere, il sanguinamento fosse abbondante e non facilmente arrestabile, non trattenetevi dal chiamare il pronto soccorso dentistico più vicino a voi per ricevere istruzioni sul da farsi. Nel sito troverete un elenco di tutte le sedi dislocate a Roma e provincia in cui potrete accedere al pronto soccorso dentistico. Qualora l’intervento di un dentista fosse prorogabile, il nostro studio è aperto dal lunedì al sabato, potete chiamare per richiedere una visita urgente.Rottura o crepatura del dente
La rottura del dente (o anche la sua crepatura) è un’altra situazione che potrebbe richiedere l’assistenza del pronto soccorso dentistico. Quando accade potremmo essere presi dal panico e non sapere cosa fare. Nella maggioranza dei casi una caduta o un colpo inaspettato può essere la causa della rottura di un dente (o più denti). Ma a volte potrebbe succedere anche mentre si mastica qualcosa di duro. I denti ricostruiti potrebbero essere più soggetti a questa eventualità. In ciascuno dei suddetti casi, rivolgersi al pronto soccorso dentistico più vicino a voi, potrebbe essere necessario per sapere come procedere. Una cosa che molto probabilmente vi raccomanderanno è (se possibile) di recuperare la parte del dente rotto e conservarlo in una soluzione salina. A seconda del caso si potrà valutare se è possibile riattaccarlo. Inoltre una visita presso il pronto soccorso dentistico potrebbe essere utile per verificare che il trauma non abbia provocato danni alla parte vitale del dente.Dolore intenso al dente
Un forte dolore al dente è, nella maggioranza dei casi, sintomo di un’infiammazione acuta. Se il dolore è causato da un ascesso o da una carie non curata è necessario rivolgersi al più presto a un odontoiatra per risolvere la causa dell’infezione. Nel frattempo, se il dolore diventa insostenibile potrete chiamare il pronto soccorso dentistico per spiegare il problema e ricevere qualche consiglio sul da farsi in attesa di prendere un appuntamento con il vostro dentista di fiducia. Ribadiamo che per emergenze reali e quadri clinici preoccupanti è opportuni rivolgersi prontamente al più vicino pronto soccorso.ASCESSO GENGIVALE COME CURARLO
In questo articolo illustreremo in breve come curare un accesso gengivale. Bisogna però fare attenzione. Infatti non tutti gli ascessi sono uguali. Ne esistono di tipi differenti. Un ascesso è fondamentalmente un accumulo di globuli bianchi o batteri che danno luogo a una piccola massa che si posiziona o deposita vicino all’osso della mandibola, alla gengiva oppure alla polpa del dente. In base all’ubicazione si distinguono 3 tipi differenti di ascessi:- Ascesso Gengivale – E’ quello che esaminiamo in questo articolo. Interessa la gengiva ed è la forma di ascesso più “leggera”.
- Ascesso Periapicale – Si tratta dell’infiammazinoe che interessa la polpa del dente. La causa è il più delle volte riconducibile ad una carie trascurata. I batteri perforano i vari strati del dente fino ad arrivare alla polpa. Questo tipo di ascesso può essere molto doloroso e portare alla perdita del dente, più comunemente un molare o un premolare.
- Ascesso Paradontale – Come è intuibile dal nome, questo tipo di ascesso interessa i tessuti e la struttura paradonatale, ovvero la base del dente (gengiva, cemento radicolare, legamenti vari ecc). Ne soffrono più facilmente i pazienti affetti da paradontite.
- quali sono le cause più comuni
- come riconoscere i principali sintomi
LE CAUSE DEGLI ASCESSI
Gli ascessi possono essere il risultato di differenti cattive abitudini o patologie. A seconda della tipologia di ascesso la causa può essere differenti. In generale, le principali cause sono, per quanto riguarda le cattive abitudini:- fumo (favorisce la proliferazione dei batteri)
- alcolismo
- cattiva igiene dentale
- paradontite
- diabete
- malattie legate al reflusso gastrico
COME RICONOSCERE UN ASCESSO GENGIVALE
Riconoscere un ascesso gengivale è fondamentale se si vuole intervenire in tempo e soprattutto se per tempo si vuole evitare che la situazione e il dolore peggiorino. Ecco allora alcuni sintomi che, se si presentano insieme o in forma intensa, dovrebbero far suonare un campanello d’allarme:- Mal di denti costante
- Dolore al tatto della zona interessata
- Gengive gonfie
- Gengive sanguinanti
- Rigonfiamento dei linfonodi del collo
- Dolore quando si chiude la bocca (masticazione dolorosa)
- Febbre
- Alito cattivo
COME CURARE UN ASCESSO GENGIVALE
Come specificato, l’ascesso gengivale è il meno grave tra i vari ascessi che si possono diagnosticare. Non per questo motivo però può essere ritenuto non doloroso o sottovalutabile. Gli interventi da effettuare si possono suddividere in due semplici categorie, fai da te oppure medici. Gli interventi fai da te sono da sconsigliare in linea generale, per ovvie ragioni. Se la diagnosi auto-realizzata è infatti sbagliata, le terapie possono non portare gli effetti desiderati e talvolta addirittura peggiorare il quadro clinico. Tra gli interventi “fai da te” per curare l’ascesso gengivale, potrebbero essere utili:- risciacqui con acqua tiepida e sale per lenire il dolore
- utilizzo di antinfiammatori (cura i sintomi, non la causa)
- utilizzo di un impacco con ghiaccio (idem)
- CONTATTARE IL PROPRIO DENTISTA
- aspirine (possono peggiorare l’infezione)
- sforzi fisici
- cibi caldi o freddi
- spazzolamento energico dei denti e delle gengive
- rimozione fai da te del materiale purulento (c’è chi si auto-medica così, rischiando di danneggiarsi ulteriormente)
APPARECCHIO MOBILE COSTO
Sapere qual è il costo di un apparecchio mobile è fondamentale per quantificare la spesa del trattamento in anticipo e poter così pianificare l’investimento, valutando quelle che sono le ovvie priorità e circostanze finanziarie individuali o familiari.
Al fine di farti evitare di perdere tempo in ricerche e preventivi poco precisi, ti anticipiamo subito che, indicativamente, il costo dell’apparecchio mobile è INDICATIVO. Può variare significativamente a seconda delle condizioni della dentatura e anche da cosa si intende per apparecchio mobile.Per apparecchio mobile si può infatti intendere la classica mascherina trasparente rimovibile, l’allineatore estetico di ultima generazione che ti consente di riallineare i denti senza l’apparecchio classico fisso (nell’articolo linkato un approfondimento esaustivo sul tema). Oppure con questa dicitura si può fare riferimento ai classici trattamenti di ortodonzia funzionale, comuni per i più piccoli, che sfruttano dispositivi rimovibili che modificano lo scheletro e la posizione dei denti tramite la pressione su articolazioni e tessuti non definitivamente posizionati.
Gli apparecchi rimovibili, anche funzionali, che utilizzano i bambini hanno generalmente un costo più basso che parte dai 1.200€
Le mascherine estetiche rimovibili (anche note come ortodonzia estetica o invisalign) prevedono invece un investimento maggiore che parte da circa 2.500€. In tal caso, la cifra totale è fortemente influenzata dal numero di mascherine necessarie per un perfetto riallineamento dei denti (7, 14 o più di 14).
COSTO APPARECCHIO RIMOVIBILE PER BAMBINI= DA €1.200
COSTO APPARECCHIO MOBILE (MASCHERINE TRASPARENTI)= DA €2.500
Non fanno parte di questa considerazione invece le protesi dentarie, dispositivi che, per quanto rimovibili (es. protesi overdenture), comportano interventi maggiormente invasivi e conseguentemente più costosi. Per quanto anche in questo caso le cifre siano indicative, i prezzi generalmente partono da 2.900€ per l’arcata inferiore, minimo 2 impianti, e 4.400€ per quella superiore, con minimo 4 impianti.
Vediamo quindi come poter stabilire in forma più precisa, sensata ed economica il costo di un apparecchio mobile.
COME STABILIRE IL COSTO DELL’APPARECCHIO
Apparecchio mobile costo, questo è quanto si chiedono genitori e famiglie quando devono confrontarsi con la realtà di problemi funzionali della propria dentatura. Se da una parte è necessario intervenire sia per ragioni mediche che estetiche, dall’altra incorrono diversi interrogativi che vedono in primo luogo, in molti casi, la necessità di risparmiare o, almeno, affrontare una spesa ragionevole e sensata, e in secondo luogo, e questo in quasi tutti i casi, la necessità di sentirsi tranquilli e a proprio agio con il dentista che si occuperà dell’intervento.
Il prezzo sostenibile e la professionalità del dentista costituiscono quindi i 2 fattori principali che influenzano il paziente nella scelta dello studio a cui rivolgersi per ottenere un preventivo e poi, in caso di accettazione, per il proseguimento del trattamento.
Per questo motivo il nostro studio non ha un prezzario fisso per quanto riguarda gli apparecchi invisibili mobili ma preferisce offrire a tutti i pazienti una prima visita di controllo gratuita. Durante la visita sarà possibile:
- Valutare la condizione generale di salute orale della bocca
- Avere tutte le informazioni necessarie per stilare un preventivo preciso ed accurato
PROTESI DENTARIE MOBILI SENZA PALATO
Le protesi dentarie mobili senza palato sono protesi rimovibili di ultima generazione stabili, comode e poco invasive. La soluzione nasce dalla necessità di molti pazienti di avere una protesi più sicura e meno traballante di quelle comunemente fissate con paste adesive. Un sorriso non sicuro ed incerto oltre a problemi estetici ed emotivi comporta anche ovvie problematiche funzionali, come per esempio l’impossibilità di gustare cibi non molto morbidi o molto appiccicosi. Le protesi dentarie mobili senza palato eliminano anche il problema della sensazione fastidiosa di avere un corpo estraneo ed ingombrante in bocca, attaccato per l’appunto al palato. Trattandosi di protesi rimovibili (NON fisse) sono l’ideale per pazienti che hanno seri problemi ortodontici o che intendono cambiare la tipologia attuale di protesi.I VANTAGGI DELLE PROTESI DENTARIE MOBILI SENZA PALATO
Uno dei vantaggi principali è senza dubbio il fatto che siano rimovibili. Possono essere comodamente sganciate e pulite, per esempio dopo i pasti.
Un altro vantaggio è che sono stabili. Non oscillano, non danno un senso di inadeguatezza ma soprattutto sono affidabili e quindi consento di parlare, sorridere e mangiare senza troppi patemi “estetici”.
Non applicandosi al palato, ma su attacchi posti su più impianti, mantengono la bocca libera. Perciò la percezione dei sapori è nettamente maggiore rispetto a una classica dentiera che si applica al palato.
Un ultimo vantaggio è che queste protesi costano meno di quelle fisse e il loro prezzo, se raffrontato con la qualità degli impianti di precedente generazione, è sicuramente più basso
I COSTI DELLE PROTESI DENTARIE MOBILI SENZA PALATO
Prima di parlare di costi sarebbe doveroso ricordare quanto sia opportuna una prima visita dal dentista (presso il nostro studio di Acilia è gratuita e senza impegno). Infatti questa tipologia di impianto non è sempre necessaria né consigliabile e andrebbe ponderata dovutamente dopo una consulenza specifica di un professionista. Ovviamente, il prezzo può variare molto a seconda della condizione di salute della bocca del paziente. Viene anche influenzato dalla tipologia di attacco della protesi mobile e dal numero di elementi da produrre (arcata superiore, arcata inferiore o entrambe). L’overdenture su impianti, il termine tecnico per indicare la protesi mobile senza palato, si differenzia da altre protesi denominate scheletrato con attacchi o ganci, che invece si applicano su arcate danneggiate solo parzialmente. La protesi totale mobile, al contrario, è meno costosa ma presenta gli svantaggi prima menzionati. Di solito i pazienti che non si trovano bene con una protesi di questo tipo preferiscono passare ad un overdenture (protesi senza palato) oppure a protesi fisse. Per informazioni sui vantaggi e gli svantaggi di ogni tipologia di protesi fissa e mobile, dettagli sui tempi e modalità di manutenzione della dentiera e, ovviamente, preventivi, non esitare a contattarci per fissare un primo appuntamento gratuito presso il nostro studio.COME SBIANCARE I DENTI
Avere una bocca sana e una dentatura in salute è l’obiettivo principale che tanto il dentista quanto il paziente si pongono. In primo luogo bisogna infatti prestare attenzione alle condizioni del proprio sorriso e preoccuparsi di mantenere abitudini adeguate che consentano di minimizzare e posticipare gli interventi del proprio odontoiatra. E’ tuttavia indubbio che oltre alla funzionalità dei denti anche l’occhio vuole la sua parte. Un sorriso pulito, splendente e naturale non solo aiuta nell’autostima, ma è un modo semplice e naturale per essere più avvicinabili, solari e, perché no, anche un po’ più belli. Per questo motivo sempre più persone si interessano e preoccupano domandando e ricercando trattamenti in grado di allineare i denti o di renderli più bianchi. Come smacchiare i denti? Come rendere il sorriso più chiaro e luminoso? Come risolvere eventuali imperfezioni nella forma dovute a rotture, carie o ricostruzioni mal eseguite? In questo articolo analizzeremo in breve come smacchiare i denti, come quindi rimuovere le macchie o le colorazioni che ne alterano la bellezza naturale. Purtroppo, anche in questo caso, il punto principale risiede nella prevenzione.3 COSE DA EVITARE PER NON MACCHIARE I DENTI
Ogni cosa che ingeriamo o inseriamo nel nostro organismo lascia inevitabilmente delle tracce. E’ questo il caso di alcune sostanze tra le quali ricordiamo le principali, ovvero:- Fumo
- Caffè
- Vino
L’IGIENE ORALE E’ IMPORTANTE
L’igiene orale è fondamentale per evitare di sbiancare o smacchiare i denti frequentemente. Oltre ad un’ovvia pulizia dei denti giornaliera, che deve essere effettuata dopo i pasti e con spazzolini adatti, è importante porre particolare attenzione anche ai prodotti utilizzati. Esistono dentifrici appositi definiti sbiancanti che sono leggermente più aggressivi e, grazie alla loro composizione, facilitano la rimozione delle macchie superficiali dei denti. La stessa premura dovrebbe essere prestata anche per quanto riguarda l’utilizzo del filo interdentale e del collutorio più adatto. Tali pratiche rientrano però in una semplice prevenzione. Quando i denti si sono ingialliti o presentano macchie si rende necessario un’intervento del proprio igienista dentaleQUANDO E’ NECESSARIO EFFETTUARE UNO SBIANCAMENTO
Non esiste una regola precisa che determini quando richiedere uno sbiancamento dentale. Ovviamente, una dentatura gialla o con macchie è spesso sinonimo di abitudini di igiene orale e alimentari da correggere, per cui una visita è altamente consigliata (n.b. presso il nostro studio la prima visita è sempre gratuita). Per quanto le tecniche e i materiali utilizzati dal dentista siano solitamente tra i migliori, è ovvio che il protrarsi delle cattive abitudini può portare il paziente a necessitare, con il tempo, di un nuovo trattamento smacchiante. Lo studio scrivente effettua sedute di sbiancamento avvalendosi di gel concentrato e lampade a led o laser a diodi. Il trattamento è abbastanza rapido, duraturo e non costoso. Per informazioni su modalità, durate e costi scrivici o chiamaci senza impegno.I 9 RIMEDI SENZA APPARECCHIO PER I DENTI STORTI
RIMEDIO N°1 PER I DENTI STORTI – DORMIRE BENE
Dormire bene è senz’altro uno dei primi rimedi ai denti storti. Riposare in posizione prona favorisce la pressione sulle arcate dentali e può quindi compromettere un corretto allineamento. Quest’abitudine vale sia per i più piccoli che per i più grandi, ed è particolarmente importante se si è già portato un apparecchio e non si indossa, mentre si dorme, una mascherina di contenimento.RIMEDIO N°2 PER I DENTI STORTI – INDOSSARE UNA MASCHERINA CONTENITIVA
Se si è portato un apparecchio in passato, è importante mantenere la corretta posizione dei denti indossando una mascherina contenitiva quando si dorme. Se non la si indossa, per una naturale movimentazione dell’arcata dovuta a molteplici fattori, in poco tempo, anche solo alcuni anni, diversi denti potrebbero spostarsi dalla loro naturale posizione, sia lateralmente che verso l’interno o l’esterno della boccaRIMEDIO N°3 PER I DENTI STORTI – NON INFILARSI LE COSE IN BOCCA
Vale ovviamente per i bambini, ma talvolta è giusto ricordarlo anche ai più grandi che sovente hanno abitudini scorrette come mangiarsi le unghie o tenere in bocca tutto il giorno penne o simili oggetti che, di certo, non aiutano la dentatura a permanere nella sua posizione originale. Ovviamente, tutte queste abitudini sbagliate devono essere perpetuate nel tempo prima di vederne gli effetti indesiderati, ma è indubbio che, specialmente per i più piccoli abituati a interagire spesso con oggetti come ciucci o biberon per diversi anni oltre il loro logico utilizzo funzionale, queste pressioni esercitate sull’arcata possono a lungo termine modificarne l’inclinazione corretta.RIMEDIO N°4 PER I DENTI STORTI – SOSTITUIRE I DENTI MANCANTI
Quando si perde un dente, per esempio a seguito di un’incidente, un trauma o un’estrazione effettuata dal dentista, è opportuno riempire lo spazio lasciato dal dente mancante con un impianto. Rimandare questa operazione può permettere ai denti di “muoversi” in direzione dello spazio lasciato, compromettendo così l’equilibro posizionale dell’arcata e l’estetica del sorriso.RIMEDIO N°5 PER I DENTI STORTI – RIMUOVERE IL DENTE DEL GIUDIZIO (QUANDO NECESSARIO)
Il principio alla base è lo stesso del precedente. Occorre rimuovere il dente del giudizio se non c’è spazio nell’arcata e se durante o dopo la crescita esercita pressione sui denti circostanti, spostandoli dalla loro originale sede corretta.RIMEDIO N°6 PER I DENTI STORTI – SCEGLIERE UN BUON ORTODONTISTA
Scegliere un buon ortodontista è alla base dei rimedi ai denti storti se si vuole evitare di utilizzare un apparecchio fisso, comunque efficiente, per diversi anni. Presso il nostro studio, se lo desideri, è possibile effettuare una prima visita di controllo gratuita necessaria al fine di valutare correttamente lo stato della tua salute boccale.RIMEDIO N°7 PER I DENTI STORTI – APPARECCHIO FISSO INVISIBILE
Si tratta del classico apparecchio così come lo conosciamo, composto però da bracket in porcellana e fili ortodontici praticamente invisibili collocati sulla facciata esterna dell’arcata. Potrebbe trattarsi di un buon rimedio, destinato in ogni caso a durare almeno per 6 mesi e a compromettere, almeno in minima parte, la funzionalità della bocca. Si rende infatti necessaria una più corretta igiene e pulizia dentale. L’apparecchio è peraltro fisso e non può essere rimosso in nessuna occasione.RIMEDIO N°8 PER I DENTI STORTI – L’ESPANSORE PALATALE
Non si tratta di un apparecchio bensì di uno strumento, utilizzabile solo dai ragazzi fino ai 15 anni circa, applicato al palato e collegato alle arcate. Serve per modellare l’osso mascellare (malleabile solo nei primi anni di vita), i tessuti e le muscolature della bocca al fine di creare maggiore spazio per i denti già nati e nascenti.RIMEDIO N°9 PER I DENTI STORTI – APPARECCHIO MOBILE INVISIBILE
E’ forse il rimedio per eccellenza ai denti storti. Che costituisca apparecchio o meno è facile intuirlo, data la sua natura mobile e temporanea. Si tratta infatti di mascherine invisibili da posizionare sull’arcata da “raddrizzare”. Gli allineatori sono composti da un materiale speciale, sono completamente trasparenti e vanno indossati di giorno e di notte, ad eccezione dei pasti. Alla pari di qualsiasi apparecchio necessitano di una corretta igiene dentale, ma permettono di mantenere un sorriso bello e naturale durante tutta la durata del trattamento, oltre ovviamente ad evitare tutti i fastidi tipici della masticazione con un apparecchio fisso. Le mascherine vengono sostituite regolarmente sulla base della movimentazione delle arcate, al fine di raggiungere, gradualmente, il corretto posizionamento dei denti. Questa tipologia di rimedio che evita di ricorrere all’apparecchio fisso è stata utilizzata ormai da milioni di persone nel mondo e costituisce forse il futuro dell’odontoiatria moderna. Può avere un costo variabile, comunque mai inferiore ai 2.000€. Se vuoi saperne di più o semplicemente capire se la tua situazione dentale ti consente di utilizzarlo, prendi un appuntamento per ricevere una consulenza in merito.COME ELIMINARE IL TARTARO DAI DENTI
Per eliminare il tartaro dai denti è necessaria una seduta di igiene orale presso il proprio dentista di fiducia. Durante il trattamento, la cui durata è variabile e mediamente compresa tra i 20 e i 45 minuti, a seconda della conformazione dentale e da quanto tempo è passato dalla precedente pulizia, viene effettuata l’ablazione del tartaro (o detartrasi), ovvero la rimozione delle componenti eziologiche che determinano l’infiammazione delle gengive e/o il peggioramento dell’estetica dentale. La preoccupazione del paziente non dovrebbe essere “come togliere il tartaro dai denti” quanto piuttosto “come evitarne la formazione”. All’utilizzo delle componenti meccaniche, elettriche o a ultrasuoni necessarie per la pulizia dovrebbero quindi sostituirsi l’utilizzo corretto dello spazzolino, un’igiene orale frequente e l’impiego del filo interdentale. La formazione di tartaro risulta tuttavia inevitabile e fortemente influenzata da diversi fattori quali, a titolo di esempio:- la disposizione dei denti nell’arcata dentale
- la predisposizione del paziente
- igiene orale effettuata scorrettamente
- igiene orale non regolare
- gengive infiammate
- xerostomia
OGNI QUANTO TEMPO FARSI TOGLIERE IL TARTARO
L’operazione che consiste nella rimozione del tartaro, in gergo comune denominata pulizia dei denti, andrebbe in condizioni normali ripetuta ogni circa 6 mesi. Se tuttavia si rientra in una delle casistiche sopra menzionate sarebbe bene farsi consigliare dal proprio dentista ogni quanto tempo ripetere l’ablazione. La disposizione dei denti può influire molto sulla frequenza in quanto il posizionamento dei denti nell’arcata può favorire l’accumulo di residui di cibo e quindi, a lungo andare, la creazione di tartaro. Denti disallineati (qui spieghiamo come allinearli senza apparecchio) o storti sono difficili da pulire tanto con spazzolini classici quanto con quelli elettrici. Lo stesso vale per il filo interdentale. Anche una scarsa salivazione può velocizzare il processo di formazione del tartaro. La saliva infatti contiene componenti in grado di pulire e proteggere il dente, detergere il cavo orale e rallentare il processo di formazione di placca batterica. Un altro importante fattore che incide sulla frequenza della detartrasi è l’igiene orale. Non conta ovviamente solo la frequenza (3 volte al giorno dopo i pasti) ma anche la sua qualità. Il mancato utilizzo del filo interdentale o una tecnica di spazzolamento scorretta possono portare ad un accumulo di tartaro tra i denti o sotto le gengive, che possono quindi essere soggette ad una più facile infiammazione.COME VIENE EFFETTUATA L’ABLAZIONE DEL TARTARO
L’ablazione viene effettuata mediante strumenti (o curette) di tipo meccanico, elettronico o ad ultrasuoni che rimuovono dalla superficie del dente (sopra ma soprattutto sotto il livello delle gengive) il tartaro accumulato. Il trattamento è molto comune e del tutto indolore, specialmente se le gengive non sono molto infiammate. Di solito l’igienista comincia dall’ultimo molare, proseguendo poi lungo tutta l’arcata rimuovendo il tartaro tra i denti attigui e quello accumulato sotto le gengive. Una corretta pulizia deve prevedere un intervento su entrambe le facciate, sia quella esterna che quella interna, solitamente più interessata dal fenomeno, data la maggiore difficoltà a pulire i denti lungo il lato interno. Sovente la pulizia viene intervallata da risciacqui atti a pulire la bocca e far riposare il paziente (si specifica nuovamente che si tratta di un trattamento non invasivo). Una volta effettuata la seduta, i denti rimangono più “scoperti”, per cui una maggiore sensibilità al caldo e al freddo nei giorni successivi è da considerarsi fisiologica.PERCHE’ RIMUOVERE IL TARTARO DAI DENTI FA BENE
Rimuovere il tartaro dai denti è un trattamento fondamentale se si desidera mantenere la propria bocca in una condizione di salute. Il tartaro ignorato può portare il paziente a soffrire diversi tipi di patologia quali, solo a titolo di esempio, paradontite e carie dentali. La costanza nell’igiene orale e nella pulizia dei denti può portare, a fronte di un ragionevole impegno temporale, mentale ed economico cadenzato nel tempo, ad un sorriso sano e una salute orale esemplare capace di ridurre i rischi di interventi o trattamenti dentali costosi e di tipo invasivo.COME ALLINEARE I DENTI SENZA APPARECCHIO
Negli ultimi anni la branca dell’ortodonzia ha fatto passi da gigante creando soluzioni funzionali ed estetiche un tempo impensabili. Dagli apparecchi di nuova concezione ai materiali migliori e quasi invisibili, passando per tecniche di applicazione sempre più all’avanguardia e indolore, è diventato possibile risolvere problemi comuni dei denti affrontando spese ragionevoli e compromessi estetici del tutto accettabili. La questione del come raddrizzare i denti senza apparecchio è forse la più annosa e richiesta. La paura dell’apparecchio “che si vede” o che non permette una corretta igiene orale, per non parlare delle difficoltà nella masticazione e nella corretta pulizia dei denti, ha portato sempre più persone a cercare soluzioni ortodontiche che permettessero di allineare correttamente i denti senza ricorrere ai famosi apparecchi fissi ai più invisi. Da qui il sempre maggiore interesse verso i famosi allineatori estetici o apparecchi invisibili, tra le migliori soluzioni oggi disponibili per raddrizzare i denti senza ricorrere a “sorrisi metallici”. Prima di raddrizzarli è però corretto effettuare una doverosa analisi sulle principali cause dei denti storti e su cosa fare se ormai bisogna intervenire per riallinearli. Se ti interessa l’apparecchio invisibile e vuoi saperne di più, contattaci subito oppure scopri tutti i vantaggi dell’apparecchio invisibile Invisalign. – COME ALLINEARE I DENTI SENZA APPARECCHIO. LA PREVENZIONE – LA SCELTA DI UN BUON ORTODONTISTA – LE ALTERNATIVE ALL’APPARECCHIO – TUTTI I VANTAGGI DELL’INVISALIGN, L’APPARECCHIO INVISIBILE CHE RADDRIZZA I DENTICOME ALLINEARE I DENTI SENZA APPARECCHIO. LA PREVENZIONE
La prima cosa da comprendere quando desideriamo raddrizzare i nostri denti o ci preoccupiamo che il sorriso dei nostri figli sia bello e funzionale è che prevenire è meglio di curare. Esiste una serie di comportamenti errati che, se protratti nel tempo e non corretti, possono portare alla nascita o peggioramento del problema. Ecco quindi le principali cause dei denti storti a cui porre particolare attenzione.
LE CAUSE DEI DENTI STORTI NEI BAMBINI
Nei bambini le principali cause di un’arcata dentale non allineata sono dovute a comportamenti o abitudini sbagliati che vanno corretti prontamente prima che sia troppo tardi. Una predisposizione della bocca allo storcimento dei denti (per esempio un apparato palatale troppo piccolo) può essere corretta solamente con dei trattamenti e strumenti specifici che sono in grado di modificare la struttura boccale. In ogni caso, le seguenti cattivi abitudini in ogni caso vanno eliminate al fine di non promuovere un disallineamento dei denti dopo il trattamento.
LA POSIZIONE MENTRE SI DORME
La posizione che si assume quando si dorme è molto importante per non storcere i denti. La testa infatti è molto pesante ed esercita una notevole pressione sulle componenti corporee, quali sono i denti, che non sono fisse al 100% e che quindi risentono di sollecitazioni che, per quanto minime, vengono mantenute costanti nel tempo. Dormire a testa (o a pancia) in giù costituisce per l’appunto una pressione leggera ma costante che può portare a spingere i denti verso l’interno. Una valida alternativa alla posizione prona può essere dormire di lato o in posizione supina. In questa posizione i denti non “subiscono” il peso della testa e non vengono quindi sollecitati. Il consiglio è valido tanto per i più piccoli quanto per le persone adulte.SUCCHIARSI IL POLLICE
L’abitudine dei bambini di succhiarsi il pollice, fisiologica e naturale, non costituisce di per sé, se limitata alla fase iniziale della crescita, un pericolo per l’allineamento corretto dell’arcata dentaria. Se il gesto viene però ripetuto successivamente a questa fase e non interrotto, la conseguenza può essere il condizionamento della corretta formazione del palato e una pressione dannosa dall’interno verso l’esterno dell’arcata che renderebbe inevitabile, in età adolescenziale o adulta, l’applicazione di un apparecchio atto a raddrizzare i denti.CIUCCI, BIBERON, CANNUCCE, BIRO
Si tratta di oggetti con cui tutti i bambini più o meno piccoli si interfacciano giornalmente. Al pari del pollice, un’interazione ripetuta nel tempo con un entità esterna porta a pressioni dannose sull’arcata. Ciucci e biberon andrebbero limitati al loro puro utilizzo funzionale e non dovrebbero costituire un metodo irrinunciabile per tranquillizzare il bebè. Nello stesso modo biro e cannucce utilizzate erroneamente possono portare allo spostamento laterale, esterno o interno di alcuni denti e obbligare così al ricorso all’apparecchio dentale.LE CAUSE DEI DENTI STORTI NEGLI ADULTI
Negli adulti i comportamenti più comuni che possono causare un disallineamento dei denti sono perlopiù dovuti a posture scorrette, cattive abitudini o interventi tardivi.POGGIARE LA TESTA
Poggiare la testa mentre si lavora è un atteggiamento posturale scorretto. Molte persone mentre studiano o lavorano hanno l’abitudine di poggiare la testa su una mano, sempre dallo stesso lato. Per evitare una pressione costante verso l’arcata sarebbe opportuno sforzarsi di mantenere una postura corretta e lineare, che peraltro allevia inutili carichi sulle vertebre cervicali e lombari della schiena.MANGIARSI LE UNGHIE
Mangiarsi le unghie è un antico vizio. Se protratto nel tempo può comportare lo spostamento dell’arcata inferiore e superiore rispettivamente verso l’esterno e l’interno della bocca.NON SOSTITUIRE I DENTI MANCANTI
Un’altra regola fondamentale, e forse una delle più importanti, che aiuta a prevenire l’utilizzo dell’apparecchio per raddrizzare i denti è sostituire immediatamente i denti persi o estratti con un impianto dentale. Quando si perde un dente o si è costretti ad estrarlo, si crea uno spazio nell’arcata dentale che se non opportunamente occupato porta inevitabilmente alla perdita dell’equilibrio nella posizione tra i vari denti e quindi un disallineamento degli stessi tanto nell’arcata interessata quanto in quella opposta.RIMANDARE L’ESTRAZIONE DEL DENTE DEL GIUDIZIO, OVE NECESSARIA
Molti ragazzi e adulti si ritrovano nella condizione di dover raddrizzare i denti a motivo di un marcato intervento dentistico. In molti casi, i denti del giudizio, che nascono intorno ai 20 anni (qui la tabella dei denti da latte e permanenti) non trovano spazio in un’arcata dentale e un palato ristretto. Quando lo spazio non c’è, il dente deve essere rimosso. A volte l’intervento va addirittura effettuato prima della nascita del dente proprio alla luce di preservare o mantenere spazio sufficiente per gli altri denti e impedire quindi che una forza interna li possa disallineare. Quando un dente del giudizio non trova il suo spazio naturale esercita infatti una forte pressione sull’intera arcata rendendo necessario un apparecchio, fisso o rimovibile, per raddrizzare i denti vicini. Rimandare l’estrazione, quando necessaria, significa incorrere il più delle volte in un disallineamento di una o di entrambe le arcate.LA SCELTA DI UN BUON ORTODONTISTA
La scelta di un buon ortodontista costituisce il primo passo da effettuare quando si vogliono “raddrizzare” i denti. Questa fase prevede la scelta dello studio, l’appuntamento e l’inizio delle cure. Se non conosci uno studio affidabile, ti suggeriamo di contattarci per fissare un appuntamento gratuito. La prima visita presso lo studio è necessaria per valutare le reali condizioni di salute della tua bocca, valutare insieme le possibili alternative (non esiste praticamente mai un’unica soluzione quando si parla di odontoiatria) ed infine fare un preventivo di costi il più accurato possibile. Ricevere un preventivo telefonico, oltre che poco corretto e irrispettoso nei confronti dei professionisti che dovranno calcolarlo, è per di più poco professionale e irrealizzabile senza aver prima esaminato approfonditamente la situazione dentale del paziente.
Se sei interessato ad ogni modo a conoscere indicativamente i costi per riallineare i denti (con o senza apparecchio), possiamo indicarti come cifra di massima un prezzo di partenza di circa 2.000€ nel caso di una soluzione basata su allineatori invisibili. Ovviamente, come anticipato, i fattori che influenzano il preventivo sono molteplici e riguardano la tipologia di apparecchio scelto (fisso o rimovibile), il numero di interventi da effettuare, la quantità di componenti da realizzare o sostituire ecc.
In ogni caso, durante la prima (o le prime) visite, la scelta più importante sarà optare per la tipologia di apparecchio da applicare.
LE ALTERNATIVE ALL’APPARECCHIO
Come anticipato all’inizio di questo articolo, fortunatamente la scienza odontoiatra mette a disposizione sempre più strumenti capaci di raggiungere l’obiettivo funzionale e medico e al contempo preservare l’estetica del sorriso durante il trattamento. Oltre alla classica ortodonzia fissa solitamente utilizzata per correggere i diallineamenti dei denti di adolescenti e adulti, esistono delle componenti e degli apparecchi che costituiscono alternative validissime che coniugano, a parità di risultato, la necessità di mantenere il prezzo accessibile ad un’estetica del sorriso ineccepibile per tutta la durata della terapia. Vediamole insieme.
BRACKET IN PORCELLANA E FILI ORTODONTICI INVISIBILI
Rimaniamo sempre all’interno della branca di apparecchi fissi. I denti vengono raddrizzati o allineati mediante un apparecchio che non è rimovibile e che è installato nella parte esterna dell’arcata. I vantaggi sono i bracket in porcellana e i fili ortodontici installati sulla superficie linguale dei denti che rendono di fatto praticamente invisibile la presenza dell’apparecchio ortodontico. Solitamente il trattamento può durare da alcuni mesi a diversi anni, a seconda della gravità della condizione dentale del paziente.L’ESPANSORE DEL PALATO (solo per ragazzi)
Questo strumento è utilizzabile solo dai ragazzi con meno di 14-15 anni in quanto durante l’adolescenza l’osso mascellare, prima malleabile e più morbido, inizia a indurirsi. Si tratta di un espansore, applicato al palato e collegato ai denti, che serve per espandere e allargare la mascella, favorendo la disposizione dei denti delle due arcate. La pressione è esercitata non solamente sull’osso ma anche sui tessuti e le muscolature interne ed esterne che ottengono così un corretto bilanciamento. Ha un costo contenuto se rapportato ai benefici che può apportare. Parte da circa 1.200€ che possono arrivare ad un massimo di 2.000€, se in abbinamento a diverse terapie funzionali. Comporta solitamente visite abbastanza frequenti e interventi generalmente non invasivi e quindi poco dolorosi.FACCETTE E MODELLATORI DENTALI
Le faccette sono delle soluzioni estetiche, componenti in ceramica della forma richiesta che possono essere applicate su denti scheggiati o macchiati. Specifichiamo che non si tratta di un trattamento utile a raddrizzare i denti senza apparecchio ma di un’alternativa ad altri trattamenti che serve a l’estetica del proprio sorriso. Il modellamento dentale consiste invece in una terapia abbastanza invasiva dove il dentista lima lo smalto del dente, applica dei prodotti appositi a base di resina e modella il dente conferendogli una nuova forma anatomicamente corretta e allineata con l’arcata interessata.
La soluzione principale per raddrizzare i denti senza apparecchio è tuttavia l’utilizzo di un apparecchio invisibile. Scopriamone assieme i vantaggi.
TUTTI I VANTAGGI DELL’INVISALIGN, L’APPARECCHIO INVISIBILE CHE RADDRIZZA I DENTI
L’invisalign è probabilmente uno degli strumenti migliori per allineare i denti senza apparecchio. Non ha nulla a che vedere con il classico e metallico apparecchio fisso, tanto temuto da adulti e adolescenti. Si tratta invece di un allineatore trasparente, invisibile, che viene applicato all’arcata da “raddrizzare”. L’apparecchio è costituito da più mascherine che vanno mantenute di giorno e di notte (eccetto i pasti) e che poco a poco, impercettibilmente, modificano la disposizione dei denti riallineandoli secondo un’arcata dentale corretta, lineare ed esteticamente e funzionalmente soddisfacente. Invisalign (l’apparecchio ortodontico di solito utilizzato presso il nostro studio) è utilizzato da più di 3.000.000 di persone nel mondo. Ogni aligner personalizzato viene sostituito periodicamente. Essendo realizzato sulla base dello stampo della propria arcata è ovviamente molto comodo ed efficace. Soprattutto, non interferisce con le attività quotidiane. Al pari di tutti gli allineatori estetici, necessita di una regolare ma rapida pulizia giornaliera. Grazie alla sua diffusione così capillare ha prezzi accessibili che consentono a tutti coloro che altrimenti avrebbero optato per un apparecchio fisso di provarlo e apprezzarlo. Dati i numerosi vantaggi, il prezzo accessibile, la comodità, l’estetica preservata e la sua configurazione così poco invasiva ed indolore, risulta oggi tra i trattamenti più richiesti e vanta un tasso di soddisfazione tra i più alti nell’intero settore odontoiatrico. Nonostante possa essere utilizzato in un’ampia gamma di casistiche e sia spesso la soluzione maggiormente proposta dal nostro studio dentistico, spetta all’odontoiatra suggerirne l’utilizzo. Per questo motivo è indispensabile prendere un appuntamento al fine di poter ricevere la migliore assistenza medica possibile, ovvero una diagnosi corretta, una consulenza precisa e risolutiva e un preventivo trasparente ed accessibile.Le fasi della carie: dalla superficiale alla necrosi
Abbiamo già parlato in questo articolo di alcuni sintomi che ci possono aiutare a capire se abbiamo una carie. Nell’approfondimento abbiamo illustrato come la carie sia una malattia degenerativa che interessa solitamente i tessuti più esterni e superficiali del dente, ma che può anche, se trascurata, arrivare a toccare le parti più profonde del dente. Vediamo ora quindi nel dettaglio come si sviluppa una carie dalla superficie fino alle parti più interne e perché non sottovalutarla, anche se crediamo si tratti solamente di una piccola carie superficialeFase 1: La carie superficiale
E’ quando il processo cariogeno è ancora fermo alla parte più superficiale del dente. La carie inizia in alcune zone specifiche al di sotto della placca batterica, viene intaccato il solo smalto, ma non vi è interessamento del tessuto inferiore del dente (dentina). Di solito è sufficiente una piccola e indolore otturazione per curare la carie e risolvere ogni tipo di problema. Trascurare un problema dentale lieve come questo può portare a interventi più complessi in futuro.Fase 2: La carie penetrante
In questa fase la perforazione del tessuto derivante dagli acidi risultanti dalla fermentazione degli zuccheri è più rapida. Questo a motivo della consistenza della dentina, il tessuto sottostante lo smalto, meno dura e quindi più facilmente e velocemente perforabile. Questo stadio della malattia è abbastanza delicato perché, per quanto ancora posizionabile nelle patologie lievi o di poco conto, è di solito quello che precede la perdita del dente. Le carie della seconda fase infatti, per quanto non più superficiali, possono ancora essere curate con una semplice otturazione. Ovviamente, anche in questo caso, molto dipende dalla profondità e dall’ampiezza dell’infezione, che può essere più o meno superficiale e quindi più o meno vicina alla polpa o allo smalto del dente.Fase 3: La pulpite
Quando la carie è molto profonda, arriva a toccare la polpa del dente degenerando in pulpite. I sintomi sono di solito un forte dolore e un’infiammazione significativa nella zona del dente cariato ma, a volte, anche in altre zone della bocca. Il motivo per il quale si prova di solito un dolore intenso e duraturo è che la polpa è ricca di terminazioni nervose e vasi sanguigni. Questa fase della malattia non è più superficiale e comporta quindi l’impossibilità di recuperare il dente. Avendo ormai toccato la carie la parte viva del tessuto, si è obbligati a procedere con una devitalizzazione del dente, a cui successivamente potrebbe seguire anche l’applicazione di una capsula, qualora la struttura più esterna del dente non sia più in grado di reggere un’otturazione ma necessiti di una copertura del dente più stabile e duratura.Fase 4: La necrosi
Quando la malattia è stata completamente trascurata si può arrivare purtroppo alle necrosi o alla morte del dente, con relativi ascessi, granulomi o cisti che potrebbero richiedere interventi più profondi, complessi e dolorosi in fase post-operatoria.Perché è importante non sottovalutare una carie superficiale
Come abbiamo visto, per quanto spesso una carie superficiale possa non essere visibile, dolorosa o esteticamente lesiva, si tratta comunque della prima fase di una malattia degenerativa che può portare conseguenze più gravi. Per quanto lo sviluppo dell’infezione sia molto lento e possa durare negli anni, la velocità con cui la carie si propaga e passa quindi dalla superficie dello smalto ai tessuti più interni può variare in base a molti fattori. Si può arrivare quindi in pochi mesi a dover effettuare otturazioni più profonde (e dolorose) o addirittura devitalizzazioni o estrazioni del dente (nel caso del terzo molare) che comportano sia un disagio orale che un esborso economico superiore. Oltre ad una corretta e regolare igiene orale, raccomandiamo quindi un controllo periodico ogni 6 mesi presso il proprio dentista. La prevenzione dentale il primo passo per evitare problemi più seri. Se pensi di avere una piccola carie o hai un dolore a una zona localizzata della bocca, non esitare a contattarci per prendere un appuntamento (prima visita sempre gratuita).Quanti sono i denti da latte? Scopriamo il numero esatto
Sono in molti, per lo più giovani mamme e papà, a chiedersi quanti siano i denti da latte. Un po’ a motivo della paura che sia tutto a posto, altre volte per sapere come mai noi adulti ne abbiamo molti di più, ma la verità è che siamo tutti curiosi e/o bisognosi di sapere se la funzionalità della bocca dei nostri bambini/familiari è corretta e il numero esatto dei loro denti da latte. Ecco allora una breve disamina sui denti da latte e i denti permanenti e le tempistiche da tenere in considerazione per un corretto sviluppo dell’arcata dentaria del proprio figlio.Il numero dei denti da latte
Quanti sono i denti da latte allora? Il numero esatto è 20. Vengono definiti anche temporanei o non permanenti dato che la loro presenza è limitata generalmente ai primi 14 anni di età. Sono composti da 4 cinquine, una per ogni semi-arcata dentaria. Per capire quanti sono i denti di ogni arcata e per identificarli, è necessario partire dagli incisivi centrali. Ogni semi-arcata da latte è composta da incisivo centrale, incisivo laterale, canino, molare, molare. Perché allora ci ritroviamo da adulti con 32 denti e, soprattutto, quali sono i rischi nel passaggio dalla dentizione primaria a quella mista e quella permanente?Il numero dei denti permanenti
I denti permanenti sono, come specificato, 32, quindi ben 12 in più del numero dei denti da latte. La differenza è dovuta alla crescita ossea della mascella. In questo caso le 4 semi-arcate sono composte da 8 denti ciascuna, ovvero da un incisivo centrale, uno laterale, un canino, 2 premolari e 3 denti molari (di cui uno in gergo definito il dente del giudizio).A che età cadono i denti da latte e quali sono i rischi?
I denti da latte cadono tutti di solito entro l’inizio dell’adolescenza. I primi spuntano verso l’età di 8 mesi, mentre gli ultimi in prossimità o poco dopo il secondo anno di età. I primi denti che cadono sono di solito gli incisivi centrali (superiori ed inferiori) mentre gli ultimi sono i secondi molari. Capire quanti sono i denti da latte che devono spuntare entro i 12 mesi può aiutare i genitori ad una corretta gestione della masticazione e dell’alimentazione del proprio piccolo. Sapere invece quando e come deve avvenire la caduta di questi denti temporanei è necessario al fine di non incombere in rischi funzionali ed estetici.A che età “spuntano” i denti da latte?
A seguire uno schema preciso che evidenzia quanti sono e quando nascono i denti da latte. I 20 denti suddivisi per arcata e tipologia, dagli incisivi centrali inferiori, i primi a spuntare, ai secondi molari, che invece nascono intorno ai 2 anni.Incisivi centrali superiori: 7 mesi
Incisivi centrali inferiori: 6-7 mesi
Incisivi laterali superiori: 7 mesi
Incisivi laterali inferiori: 8 mesi
Canini superiori: 17-20 mesi
Canini inferiori: 16-20 mesi
Primi molari superiori: 13-16 mesi
Primi molari inferiori: 12-16 mesi
Secondi molari superiori: in prossimità dei 2 anni
Secondi molari inferiori: in prossimità dei 2 anni
A che età cadono i denti da latte?
Qui invece, dente per dente, tutte le età in cui cadono. Dagli incisivi centrali inferiori e superiori, i primi a cadere, ai secondi molari, che sono invece gli ultimi e che si perdono poco prima dell’inizio dell’adolescenza.
Incisivi centrali superiori: 6-7 anni
Incisivi centrali inferiori: 6-7 anni
Incisivi laterali superiori: 7-8 anni
Incisivi laterali inferiori: 7-8 anni
Canini superiori: 10-12 anni
Canini inferiori: 9-12 anni
Primi molari superiori: 9-11 anni
Primi molari inferiori: 9-11 anni
Secondi molari superiori: 9-12 anni
Secondi molari inferiori: 9-12 anni
A che età “spuntano” i denti permanenti?
Incisivi centrali superiori: 7 anni
Incisivi centrali inferiori: 7 anni (precedono i superiori)
Incisivi laterali superiori: 8 anni (precedono gli inferiori)
Incisivi laterali inferiori: 8 anni
Canini superiori: 9 -12 anni
Canini inferiori: 9 -12 anni
Primi premolari superiori: 9 -12 anni
Primi premolari inferiori: 9 -12 anni
Secondi premolari superiori: 9 -12 anni
Secondi premolari inferiori: 9 -12 anni
Primi molari superiori: 6 anni
Primi molari inferiori: 7 anni
Secondi molari superiori: 12 anni
Secondi molari inferiori: 12 anni
Terzi molari superiori: 18-21 anni
Terzi molari inferiori: 18-21 anni
Ecco a seguire uno schema che evidenzia quanti sono i denti temporanei dei bambini, a che età spuntano e quando cadono (o dovrebbero cadere). L’info-grafica può essere condivisa oppure stampata per essere poi incollata nella cameretta del bimbo o inserita nel proprio diario delle date importanti, così da poter tenere memoria, se lo si desidera, di quando è caduto o comparso il primo dentino ma, soprattutto, dello sviluppo mandibolare e dentale del proprio figlio, necessario al fine di verificare la correttezza del suo sviluppo boccale.Denti da latte che non cadono. Tutti i rischi
Come specificato, normalmente la nascita dei denti da latte non comporta particolari problemi. Potrebbe verificarsi un arrossamento o rigonfiamento delle gengive, ma di solito lo sviluppo della dentizione decidua prosegue normalmente. Possono però verificarsi alcuni problemi in fase di dentizione mista, ovvero la fase in cui i denti permanenti si sostituiscono a quelli della dentizione primaria.Un primo rischio legato alla nascita/caduta dei denti da latte. L’agenesia dentaria
Succede talvolta che un dente non sia presente. Il termine scientifico di tale circostanza è agenesia dentale (l’agenesia è la mancanza di un organo o componente nel nostro organismo). In questi casi si può propendere per estrarre il dente e favorire così il corretto riposizionamento degli altri dentiUn secondo rischio. Quando ci sono troppi denti
Può succedere che l’arcata presenti denti in un numero superiore a quello naturale. In questi casi bisogna sempre procedere con l’estrazione al fine di favorire il corretto sviluppo dell’apparato dentale.