AFTE: COME SI CURANO?
Le afte, conosciute anche come stomatiti, sono delle piccole ulcere fastidiose e dolorose, che si manifestano generalmente all’interno della bocca: sulla lingua, sulle labbra, sul palato, sulle guance o anche in gola. Il fastidio è provocato dal gonfiore e arrossamento delle mucose colpite. Il termine ha origine dal Greco: αφθα (afta), ovvero “ulcera della bocca”. Le afte, inoltre, non possono essere trasmesse.
Non esiste una vera e propria cura per le afte: queste, infatti, spariscono naturalmente dopo circa due settimane. I trattamenti e i piccoli rimedi naturali sono consigliati per alleviarne il dolore, ridurre il tempo di guarigione e la frequenza degli episodi.
Il processo di ulcerazione appare in circa 24 ore. Molto spesso, però, l’area della mucosa inizia ad infiammarsi prima della comparsa dell’ulcera. Le afte si manifestano come piaghe rosse e fastidiose, con una dimensione che può raggiungere complessivamente i 2,5 centimetri, anche se nella maggior parte dei casi si manifestano in dimensioni molto più piccole. Le ulcere aperte hanno generalmente un rivestimento bianco o giallastro, circondate da un alone. Nella maggior parte dei casi le afte si presentano in modo solitario, ma non è raro riscontrarle anche in piccoli gruppi.
COME CURARE LE AFTE: ALCUNI ACCORGIMENTI
Come curare, dunque, le afte? Anche se, come suddetto, non esiste una vera e propria cura per le afte, si possono adottare comunque alcuni accorgimenti utili, in grado di ridurre il fastidio provocato:
Per garantire una corretta igiene orale ed evitare di incorrere nella formazione di fastidiose afte, è bene recarsi dal proprio dentista di fiducia. Presso il nostro studio dentistico di Acilia (Roma), in via Cesare Maccari 265, la prima visita è sempre gratuita.
ESTRAZIONE DENTI DA LATTE: COME FUNZIONA?
I primi denti da latte compaiono generalmente tra i 6 e i 12 mesi: a fare la prima comparsa sono i due incisivi inferiori, seguiti successivamente dai due superiori. Tra i 24 e 1 30 mesi la dentatura da latte, o dentatura decidua, è completa con 20 denti:
- 4 incisivi centrali (2 superiori e 2 inferiori)
- 4 incisivi laterali (2 superiori e 2 inferiori)
- 4 canini (2 superiori e 2 inferiori)
- 4 primi molari (2 superiori e 2 inferiori)
- 4 secondi molari (2 superiori e 2 inferiori).
All’età di circa 6 o 7 anni di vita i bambini iniziano a perdere i loro denti da latte: tale procedimento serve a fare spazio a quelli che sarà, poi, la loro dentatura definitiva. Sebbene i denti decidui debbano cadere, possono ugualmente essere intaccati dalla carie, che può provocare infiammazioni molto dolorose. Per questo motivo i denti da latte hanno bisogno della cura e dell’igiene di cui hanno bisogno i permanenti.
L’estrazione dei denti da latte, quando effettuata in prossimità della sua naturale permuta, non risulta essere dolorosa per il bambino. Generalmente, infatti, questo tipo di intervento richiede per la sua esecuzione la perfrigerazione, ovvero un getto di cloruro di etilene che raffredda ed anestetizza la zona interessata al fine di non provocare dolore al piccolo paziente. Nel caso in cui, invece, il dente da latte è lontano dalla sua naturale permuta, la sua precoce estrazione richiede l’intervento dell’anestesia locale, come avviene per le estrazioni dei denti permanenti.
Per valutare attentamente la procedura da adottare per l’estrazione dei denti da latte, è bene rivolgersi al proprio dentista di fiducia o ad un professionista del settore. Presso il nostro studio dentistico di Roma la prima visita è sempre gratuita.
ESTRAZIONE DENTI DA LATTE: QUANDO E’ UTILE RICORRERE A QUESTO TRATTAMENTO?
La cura di un dente da latte, o dente deciduo, dipende dall’età del bambino e dal momento in cui avverrà la sua naturale permuta per far spazio ai denti permanenti.
Per valutare attentamente quali potrebbero essere gli effetti e le conseguenze di una estrazione precoce, è opportuno rivolgersi ad uno specialista, che, una volta analizzato il caso, sceglierà la procedura migliore da adottare in maniera personalizzata.
Spesso per scegliere il tipo di intervento da effettuare occorre analizzare lo stato dei denti definitivi non ancora spuntati con una radiografia.
A volte può capitare che il bambino non cambi i denti da latte nei tempi standard ed è opportuno, quindi, recarsi da un pedodontista (o dentista pediatrico), ovvero lo specialista che si occupa dei bambini, per chiedere un consulto. Quando, invece, nella bocca del bambino si inizia a scorgere la punta del dente permanente e il corrispondente dente deciduo non è stato ancora cambiato, si deve intervenire con l’estrazione del dente da latte.
L’estrazione dei denti da latte si rende necessaria quando:
- si deve favorire il corretto posizionamento del dente permanente, nel caso in cui il dente da latte non sia caduto naturalmente e possa, quindi, bloccare la crescita del permanente o farlo crescere in una posizione non corretta;
- il dente da latte fa crescere il dente permanente in modo sporgente verso il labbro, causando problemi di scarsità di gengiva.
Il dentista prederà, quindi, ad estrarre i denti decidui quando per ritardo o per difficoltà di caduta complicano l’eruzione dei denti permanenti.
ESTRAZIONE DENTI DA LATTE ROMA: I COSTI
Quanto costa l’estrazione dei denti da latte a Roma? Il prezzo totale per una estrazione dentale dipende dal tipo di intervento che bisogna eseguire e dalla complessità del caso.
Generalmente i prezzi per l’estrazione dei denti da latte a Roma si aggirano tra i 30 € e i 50 €.
Nella determinazione del prezzo incidono, infatti, vari fattori come il numero dei denti coinvolti o se si tratta di una estrazione semplice oppure di una estrazione chirurgica. Mentre la prima richiede un intervento poco invasivo con l’anestesia locale, la seconda richiede un lavoro più complesso e la sedazione del piccolo paziente.
COSA FARE UNA VOLTA ESTRATTI I DENTI DA LATTE?
Una volta che il dente da latte è caduto, è necessario pulire la bocca attentamente, facendo numerosi risciacqui al fine di ridurre il sanguinamento della gengiva o mettendo della garza pulita nello spazio ormai vuoto del dente per bloccare il sangue appena uscito. In caso di forte dolore per il bambino, si può cercare di attenuarlo poggiando al di fuori della bocca, in prossimità della zona dolente, del ghiaccio avvolto in un panno.
Per avere informazioni sulla procedura dell’estrazione dei denti da latte a Roma, per richiedere una consulenza oppure un preventivo gratuito, ti invitiamo a contattare il nostro studio dentistico ad Acilia, in Via Cesare Maccari 265, e a prendere un appuntamento. La prima visita è sempre gratuita.
FACCETTE DENTALI (A ROMA): COSA SONO?
Al pari di ogni altro intervento estetico, le faccette dentali sono uno strumento terapeutico, molto in voga in questo momento, finalizzato a mettere in risalto la bellezza del sorriso.
Prima di comprendere meglio i costi e i vantaggi derivati dalle faccette dentali a Roma, è opportuno analizzare di cosa si tratta, cercando di approcciarsi alla terapia in un modo non solo estetico ma anche salutare.
Le faccette dentali sono delle placchette sottili, realizzate in ceramica, che vengono applicate sulla superficie dei denti che presentano delle imperfezioni. Queste particolari placche, infatti, vengono incollate sui denti che hanno delle alterazioni o difetti, come discromia, erosione o anche piccole fratture, e nascondono completamente il difetto.
Apparentemente semplici, le faccette dentali sono il risultato di anni di studi e ricerche. Per questo motivo chi si approccia a questa terapia deve affidarsi a professionisti del settore, esperti e competenti, ovviamente aggiornati sulle ultime metodologie.
FACCETTE DENTALI: QUANDO E’ UTILE RICORRERE A QUESTO TRATTAMENTO?
Nate per correggere i difetti estetici visivi e ottenere un sorriso perfetto, le faccette dentali hanno fatto la loro prima comparsa negli anni ’30 a Hollywood, quando il celebre dr. Pincus le applicava alle star per migliorarne il sorriso durante le riprese. Un metodo precario, perché in quel periodo le faccette applicate non erano fisse e a fine giornata venivano rimosse: non esistevano, infatti, dei materiali che permettevano di fissarle per lungo tempo.
Oggi le faccette dentali vengono applicate anche per correggere alcune patologie congenite, come una masticazione alterata che comporta alcuni disagi. Inoltre queste mini placche apportano altri ricercati benefici come lo sbiancamento dei denti o la correzione di traumi dovuti alla rottura incidentale di uno o più denti.
Va aggiunto, altresì, che le faccette dentali possono essere applicate anche in tutti quei casi in cui un apparecchio ortodontico, una pulizia dei denti o uno sbiancamento professionale, non sono adeguati o sufficienti per ottenere risultati soddisfacenti.
FACCETTE DENTALI ROMA: TIPOLOGIA E COSTI
Quanto costano le faccette dentali a Roma? Spessore, materiale e tipologia di problema da risolvere determinano non solo i costi delle faccette, ma anche l’idoneità della placca scelta.
Le faccette più utilizzate sono quelle in ceramica, perché più lucide e resistenti, anche se la loro applicazione è molto delicata a causa della fragilità del materiale. In fase d’istallazione, infatti, occorre molta pratica, esperienza e competenza.
Meno pregiate e di durata minore, le faccette realizzate in composito, materiale usato per le otturazioni, hanno come unico vantaggio il fatto che si applicano in un’unica seduta e il risultato è visibile immediatamente, contrariamente a quanto avviene con quelle in ceramica, il cui intervento non solo deve essere pianificato in almeno due sedute, ma i denti devo prestarsi ad una limatura, ad un’impronta e alla scelta del colore.
Il costo delle faccette dentali non è ben definito dall’Associazione Dentisti Italiani, che rileva una varietà di prezzi a seconda della zona geografica di appartenenza dell’operatore.
Quanto costano, dunque, le faccette dentali a Roma? Nella determinazione del prezzo incidono vari fattori come il numero dei denti coinvolti, la qualità dei materiali scelti ed utilizzati, le esigenze del singolo paziente ed anche la definizione dell’onorario del professionista.
Si rileva, tuttavia, che il costo è di poco più basso al sud d’Italia rispetto al nord e al centro: le tariffe oscillano dai 600 ai 1000 euro in Campania e dintorni per arrivare ai 1500/1700 euro a Roma, Bologna e Milano.
FACCETTE DENTALI: CHE DURATA HANNO?
Una volta valutati tutti i vantaggi dell’applicazione di queste mini protesi, occorre tener conto della durata che è soggetta ad aspetti fondamentali, come, per esempio, la bravura del medico nell’applicare le faccette dentali, la scelta dei materiali e ovviamente dalla manutenzione da parte del paziente, che dovrà seguire tutti i consigli del dentista per ottenere i risultati più vantaggiosi.
Solitamente, se il lavoro è stato svolto professionalmente, le faccette dentali possono avere una durata massima di 10 anni.
Per avere informazioni su quanto costano costano le faccette dentali a Roma, per ricevere una consulenza o per richiedere un preventivo gratuito, ti invitiamo a contattare il nostro studio dentistico ad Acilia, in Via Cesare Maccari 265, e a prendere un appuntamento. La prima visita è sempre gratuita.
FRENULECTOMIA LINGUALE: COS’E’?
La frenulectomia linguale consiste in una semplice procedura chirurgica, praticata per rimuovere una sezione del frenulo. Il frenulo può essere vittima di alcune malformazioni (può essere, infatti, troppo corto, lungo o stretto) e necessita, quindi, di un intervento chirurgico.
Per frenulectomia si intende la rimozione chirurgica di un frenulo attraverso incisione dello stesso.
FRENULECTOMIA: DUE DIVERSE TIPOLOGIE
Esistono due diversi tipi di frenulo all’interno della bocca:
- frenulo linguale, ovvero quella parte di tessuto che unisce la parte sottostante della lingua al basamento della cavità orale.
- frenulo labiale, sottile banda di tessuto molle che collega le labbra, le guance o la lingua alla mucosa alveolare; si estende dalla superficie interna del labbro superiore alla zona tra i due incisivi.
FRENULECTOMIA LABIALE
La frenulectomia labiale consiste in un intervento poco invasivo, durante il quale si procede alla definitiva eliminazione del frenulo labiale o al suo riposizionamento, attraverso un taglio che si esegue con un bisturi o con un laser.
Il frenulo labiale corto può causare difficoltà per la stabilità delle posizioni dentali, causando molto spesso la formazione di uno spazio eccessivo fra i denti o, in disturbi acuti, la perdita prematura di questi.
FRENULECTOMIA LINGUALE
Il frenulo, come detto pocanzi, può essere troppo corto e teso, oppure essere troppo attaccato alla base della lingua. Un frenulo linguale corto può essere la causa di disturbi legati all’alimentazione e, in pazienti di età pediatrica, può causare anche disturbi del linguaggio. L’anomalia nell’attaccamento del frenulo alla punta della lingua limita, inoltre, il libero movimento della lingua stessa. Questa anomalia può, in molti casi, diminuire o addirittura sparire con il tempo.
FRENULECTOMIA: PERCHÉ FARLA
La frenulectomia linguale è consigliabile eseguirla su bambini nati con un frenulo corto, lungo o stretto, in quanto tale malformazione può causare difficoltà durante l’allattamento al seno. Malformazioni del frenulo posso causare, altresì, difficoltà di linguaggio. La frenulectomia labiale, invece, è consigliata a pazienti che sono dotati di protesi dentarie o parentesi graffe.
FRENULECTOMIA: IN COSA CONSISTE L’INTERVENTO
L’intervento di frenulectomia linguale viene eseguito quando le malformazioni del frenulo causano disturbi nella quotidianità dei pazienti.
La tecnica chirurgica tradizionale utilizzata per la frenulectomia prevede il taglio del frenulo linguale mediante l’utilizzo del bisturi e della conseguente sutura. L’intervento viene eseguito in anestesia locale della zona di interesse. La frenulectomia linguale richiede mediamente tra i 15 e i 30 minuti per essere completata. Tale procedura richiede tempi di guarigione completa che variano dai 15 ai 20 giorni.
Con la nuova tecnologia laser, però, è possibile effettuare lo stesso intervento in maniera più semplice, agevolando e riducendo i tempi di guarigione. La frenulectomia linguale con laser consente di effettuare l’operazione in maniera indolore.
FRENULECTOMIA LINGUALE LASER: LA PROCEDURA
L’intervento di frenulectomia linguale mediante l’utilizzo della tecnica laser, essendo meno invasivo, riduce in maniera considerevole i tempi di guarigione.
L’intervento viene eseguito secondo i seguenti passi:
- somministrazione dell’anestetico;
- tensione del labbro e delle fibre muscolari;
- vaporizzazione delle cellule della mucosa con il laser;
- applicazione della tintura a base di iodio nella zona dell’incisione.
Il processo di cicatrizzazione generalmente si completa dopo 15 giorni.
Prima di procedere con l’intervento, professionisti qualificati illustreranno i vari passi della procedura adottata.
L’intervento, in alternativa, può essere eseguito anche con il Laser. L’uso di tale strumento in chirurgia gengivale si sta dimostrando, in questi ultimi anni, di particolare interesse data la possibilità di eseguire interventi in modo praticamente indolore, senza fastidiosi effetti collaterali per il paziente. La guarigione chirurgica, inoltre, appare migliore ed avviene in tempi decisamente inferiori rispetto alla chirurgia tradizionale.
L’IMPLANTOLOGIA DENTALE IN 4 RIGHE (E MEZZO)
L’implantologia dentale è quella branca della chirurgia odontoiatrica che serve per ristabilire l’arcata dentaria. Prevede il ripristino della dentatura al fine di riottenere una corretta funzionalità dei propri denti ed un sorriso sano e naturale. A differenza delle protesi fisse o rimovibili, ha una durata maggiore dovuta al fatto che gli impianti si inseriscono nell’osso mascellare, anziché essere applicati ad altri denti o alle gengive con l’utilizzo di ponti o adesivi. Non si tratta quindi della classica “dentiera” ma di una vera e propria soluzione definitiva, funzionale ed esteticamente appagante alla perdita dei denti.
L’IMPLANTOLOGIA DENTALE E’ DOLOROSA?
Questa è fondamentalmente la paura principale di chi si deve sottoporre a questo tipo di trattamento. Come ogni terapia invasiva, anche l’implantologia dentale può essere dolorosa, ma occorre innanzitutto suddividere l’intervento in tre fasi, ovvero:
- L’anestesia
- L’intervento
- Il post intervento
Per sapere se l’implantologia è dolorosa bisognerebbe chiedere a chi ha già effettuato questo tipo di trattamento. Le risposte che potremmo ottenere, come succede per ogni tipo di intervento, possono essere delle più svariate. Ma nella media si può sicuramente affermare che si tratta più di un fastidio che di un dolore. Tuttavia, l’intervento invasivo è innegabile, il dentista infatti fa a operare direttamente sull’osso con il micromotore, per cui, principalmente nella fase post-operatoria il fastidio potrebbe rivelarsi più intenso.
La paura del dolore dovrebbe quindi essere riferita alla fase post-operatoria piuttosto che all’operazione in sé che, grazie all’utilizzo dell’anestesia, evita al paziente qualsiasi tipo di sofferenza o fastidio.
IL DOLORE DELL’IMPLANTOLOGIA DENTALE DURANTE L’ANESTESIA
La fase dell’anestesia non provoca nessun dolore nel paziente. La puntura, a seconda del caso, può essere effettuata o via endovena oppure localmente. In entrambi i casi non si prova nessun dolore ma un piccolissimo fastidio al momento dell’utilizzo dell’ago. Alcuni dentisti particolarmente capaci riescono anche a non far percepire al paziente il momento della puntura.
IL DOLORE DELL’IMPLANTOLOGIA DENTALE DURANTE L’INTERVENTO
Come illustrato, l’implantologia dentale non è dolorosa durante la fase pre-intervento. Viene infatti utilizzata un’anestesia locale che permette al paziente di rimanere vigile ma non percepire il dolore dell’intervento. Ultimamente sta prendendo piede anche una differente tipologia di anestesia, la cosiddetta sedazione cosciente, dove le sostanze analgesiche vengono iniettate al paziente direttamente endovena. Il paziente rimane cosciente per tutto il tempo dell’intervento, non percepisce il dolore e rimane sufficientemente vigile da poter rispondere alle domande del dentista. E’ tuttavia doveroso specificare che anche nella classica modalità di anestesia locale il paziente non percepisce alcun dolore e che, a questo scopo, è comune da parte del dottore testare gradualmente la percezione del dolore del paziente dopo che è stata effettuata l’anestesia locale.
Durante l’operazione il dentista opererà direttamente sull’osso mandibolare del paziente. La velocità del trapano è di solito bassa e accompagnata da una corretta irrigazione della zona, al fine di evitare il surriscaldamento dell’osso e di facilitare l’installazione dell’impianto.
IL DOLORE DELL’IMPLANTOLOGIA DENTALE DOPO L’INTERVENTO
Questa è in realtà la fase più “preoccupante” e che i più temono. Specifichiamo subito che se si seguono le corrette procedure e se ci si rivolge ad uno studio specializzato con un background importante nel settore, i fastidi post-operatori che si proveranno saranno minimi. E’ comunque innegabile che, come in tutte le operazioni, delle problematiche post-intervento o delle infiammazioni particolari possono verificarsi e quindi comportare uno stato doloroso atipico e non preventivato. Queste casistiche, in realtà, si possono verificare anche successivamente interventi di routine molto più comuni, come per esempio una semplice devitalizzazione o un’estrazione che possono comportare (raramente) complicazioni.
Tornando al tema di questa trattazione, ovvero se l’implantologia dentale è dolorosa, sottolineiamo che l’implantologia dentale dolosa è più che altro una paura del paziente che una connotazione vera e propria del trattamento. E’ tuttavia innegabile che le fasi post-intervento possano causare talvolta del fastidio o del dolore e, nello specifico, in questi due momenti:
- Il periodo immediatamente successivo all’intervento, quindi quando finisce l’anestesia
- La rimozione dei punti
IL DOLORE QUANDO FINISCE L’ANESTESIA
Questo è forse il momento il cui il fastidio è più intenso. L’utilizzo di analgesici può favorire il decorso e aiutare il paziente a sentire meno fastidio. Durante questa fase sintomi come un piccolo sanguinamento delle gengive nella zona dell’intervento o un rigonfiamento delle stesse sono da considerarsi normali conseguenze dell’operazione. In molti si chiedono quali siano i migliori farmaci da utilizzare per sentire meno dolore. Di solito è consigliabile utilizzare quelli che il dentista, sicuramente, vi avrà raccomandato dopo la seduta.
RIMUOVERE I PUNTI DOPO L’INTERVENTO DI IMPLANTOLOGIA. FA MALE?
A seconda della tipologia di punti o dell’intervento effettuato, i punti possono essere riassorbiti oppure verranno rimossi dopo una decina di giorni. In ogni caso per rimuoverli non si sente alcun dolore se non un brevissimo e lievissimo fastidio.
COME ALLEVIARE IL DOLORE POST-OPERATORIO
Dopo l’operazione, come abbiamo già specificato, potrebbero esserci alcune sintomatologie fastidiose come, per esempio, gengive gonfie o sanguinanti, ringonfiamento in prossimità della zona trattata o, nei casi più rari, un lieve stato febbrile a testimonianza dello stato infiammatorio in atto. Tra le soluzioni o i palliativi raccomandati, ricordiamo:
- Utilizzo di analgesici
- Utilizzo di impacchi di ghiaccio sulla zona trattata
- Non effettuare l’igiene orale dopo l’opearzione
- Pulire bene i denti e la bocca nei giorni successivi l’operazione
- Durante la pulizia dei denti, effettuare movimenti dolci e leggeri con lo spazzolino
- Non fumare
- Cibarsi di sostanze morbide o liquide
- Non masticare nella zona trattata per facilitare l’osteo integrazione
- Non dormire con la pancia o il viso rivolti verso il materasso o il cuscino
IMPLANTOLOGIA DENTALE. TEMPI DI GUARIGIONE
I tempi di guarigione per un intervento di implantologia dentale sono abbastanza brevi. Tuttavia, chi pone questa domanda in realtà vuole sapere la durata del dolore. E’ però molto complesso definire un periodo preciso. La ripresa di una normale attività può variare molto a seconda della salute generale del paziente e soprattutto a seconda del tipo di intervento effettuato. Quante arcate sono state interessate? Quanti denti sono stati sostituiti? Com’era la salute orale del paziente prima dell’intervento? E’ bene avere un’idea chiara del processo post-operatorio prima dell’intervento. Non esitate quindi a rivolgere qualsiasi tipo di domanda al vostro dentista per avere un quadro preciso di cosa vi aspetta.
COSA DICE CHI HA GIA’ EFFETTUATO L’OPERAZIONE
Quasi sempre, chi si è già sottoposto a implantologia dentale sostiene che non sia stata dolorosa. Nel 95% dei casi il paziente si ritiene soddisfatto e ripeterebbe subito l’operazione.
DENTISTA APERTO DI SABATO A ROMA
Se stai cercando un dentista aperto il sabato mattina o pomeriggio a Roma, contatta subito il nostro studio. La dottoressa Cristina Greco riceve su appuntamento presso il suo studio dentistico di Acilia, in Via Cesare Maccari 265, 00125 Roma ed opera su situazioni di emergenza durante gli orari di apertura dello studio. Questi sono gli orari:
Lunedì: 09,00 – 13,00 e 14,00 – 20,00
Martedì: 09,00 – 13,00 e 14,00 – 20,00
Mercoledì: 09,00 – 13,00 e 14,00 – 20,00
Giovedì: chiuso
Venerdì: 09,00 – 13,00 e 14,00 – 20,00
Sabato: 09,00 – 13,00
Su appuntamento e per emergenze è possibile fissare un incontro il sabato pomeriggio.
Il quartiere di Acilia si trova nella zona sud di Roma, lungo la Via del Mare e la Cristoforo Colombo in direzione Ostia. Sotto la mappa troverai le indicazioni per prenotare una visita di sabato oppure chiamarci e ottenere una risposta immediata.
Quali sono i motivi più comuni per cui si potrebbe aver bisogno di un dentista il sabato? Essenzialmente 3
- Forte dolore dovuto a uno stato infiammatorio (ascesso, rottura di un dente, ricostruzione o otturazioni difettose ecc)
- Emergenza che richiede un pronto intervento (punti di sutura che cedono, emorragie di lieve entità ecc)
- Impossibilità a recarsi presso un qualsiasi studio dentistico di Roma il sabato
COSA FARE SE SI HA BISOGNO DI UN DENTISTA APERTO IL SABATO A ROMA
Un dentista aperto il sabato a Roma non è una cosa rara ma nemmeno così comune. Molti studi sono aperti solo dal lunedì al venerdì o non sono attrezzati per accogliere le urgenze. La scelta deve essere quindi ponderata in base alle circostanze, ovvero:
CERCO UN DENTISTA APERTO IL SABATO PERCHE’ HO UN FORTE DOLORE
In questo caso tutto dipende dal grado di dolore che si avverte. Se si ha un semplice fastidio, potrebbe essere il caso di aspettare il lunedì e farsi visitare dal proprio dentista di fiducia. Nell’attesa l’utilizzo di anti-infiammatori può essere utile per alleviare l’infiammazione e il dolore. In ogni caso è consigliabile sentire prima telefonicamente il dentista per avere un consulto di base che, per quanto non approfondito, può perlomeno farci evitare di assumere farmaci o comportamenti errati.
CERCO UN DENTISTA APERTO IL SABATO PERCHE’ HO UN’EMERGENZA
In questo caso la cosa migliore da fare potrebbe essere recarsi al più vicino pronto soccorso. Per praticità elenchiamo tutti i centri di pronto soccorso del Lazio (qui l’elenco ufficiale) ordinati alfabeticamente per Comune e per Nome.
Ospedale Civile | Acquapendente |
San Benedetto | Alatri |
San Giuseppe | Albano |
Ospedali Riuniti | Anzio |
Padre Pio | Bracciano |
Santa Scolastica | Cassino |
Andosilla | Civitacastellana |
San Paolo | Civitavecchia |
L. Parodi Delfino | Colleferro |
San Giovanni di Dio | Fondi |
Dono Svizzero | Formia |
San Sebastiano Martire | Frascati |
F. Spaziani | Frosinone |
Santa Maria Goretti | Latina |
Santissimo Gonfalone | Monterotondo |
Coniugi Bernardini | Palestrina |
San Camillo De Lellis | Rieti |
Aurelia Hospital | Roma |
Bambino Gesu’ | Roma |
C.T.O. Andrea Alesini | Roma |
Cristo Re | Roma |
G. Battista Grassi | Roma |
Madre G. Vannini | Roma |
Oftalmico | Roma |
Pol. Univ. A. Gemelli | Roma |
Pol. Univ. Tor Vergata | Roma |
Pol. Univ. Umberto I | Roma |
Policlinico Casilino | Roma |
San Camillo-Forlanini | Roma |
San Filippo Neri | Roma |
San Giovanni Addolorata | Roma |
San Giovanni Calibita-FBF | Roma |
San Pietro-FBF | Roma |
Sandro Pertini | Roma |
Sant’Andrea | Roma |
Sant’Eugenio | Roma |
Santo Spirito | Roma |
Santissima Trinita’ | Sora |
A. Angelucci | Subiaco |
Ospedale Civile | Tarquinia |
A. Fiorini | Terracina |
San Giovanni Evangelista | Tivoli |
P. Colombo | Velletri |
Belcolle | Viterbo |
Trattandosi di Pronti Soccorso, sono ovviamente aperti di sabato, ma consigliamo di recarvisi solamente per casi di reali urgenze che non possano essere gestite in loco dal vostro dentista o da un dentista di Roma aperto nel fine settimana. Oltre a casistiche particolarmente ed evidentemente gravi come sanguinamenti copiosi, rottura dell’osso mandibolare o perdita di numerosi denti dell’arcata dovuta a un forte trauma, esistono casistiche che all’occhio inesperto del paziente potrebbero essere gravi ma che invece potrebbero essere tranquillamente gestite dal dentista.
CERCO UN DENTISTA APERTO IL SABATO PERCHE’ NON POSSO IN SETTIMANA
Questa è la casistica meno grave. Se questa è la tua situazione, non esitare a contattarci per fissare un appuntamento, senza impegno (prima visita sempre gratuita).
IL TURISMO DENTALE ALL’ESTERO
Mai sentito parlare di “turismo dentale”?
Sempre più frequentemente le persone scelgono di farsi curare i denti all’estero, pensando di trovare offerte più vantaggiose per le cure rispetto al nostro Paese. I paesi più accreditati per questo tipo di turismo risultano essere la Croazia e la Moldavia. Alla base di questa scelta ci sono sicuramente i tanti pacchetti promozionali di soggiorno + dentista, che mettono in risalto una grande convenienza in termini economici.
Curare i denti in Italia, si sa, richiede una certa disponibilità economica (ma è davvero sempre così? qui c’è un bell’articolo che ti spiega come e se ha senso cercare dentisti economici a Roma), mentre per curare i denti all’estero si è diffusa l’idea del “si spende di meno”. Ma non tutto ciò che luccica è oro. Anche nel nostro paese, infatti, è possibile trovare offerte e promozioni presso studi dentistici altamente qualificati.
Se risiedi a Roma e hai bisogno di un dentista per risolvere dei problemi dentali, non esitare a contattare il nostro studio e a richiedere un preventivo. La prima visita da noi è sempre gratuita e garantiamo la migliore qualità a prezzi accessibili e rateizzabili.
QUALI RISCHI SI CORRONO NEL CURARE I DENTI ALL’ESTERO
Quando si sceglie di curare i denti all’estero, prevalentemente lo si fa per risparmiare su interventi di implantologia: ma esiste davvero questo risparmio?
La cura dei denti è un argomento molto delicato: la riuscita di un intervento dentistico e odontoiatrico è legata a:
- il rispetto dei tempi clinici
- i materiali utilizzati per l’intervento e le protesi
- la professionalità del dentista.
Le offerte dei paesi esteri per la cura dei denti hanno richiamato l’attenzione di molti italiani grazie ai tempi di ripresa molto brevi e ai costi contenuti. E’ tuttavia innegabile che una soluzione di questo tipo espone a rischi a cui non si incorrerebbe se si optasse per una soluzione nostrana.
Tralasciando ovvie difficoltà linguistiche e logistiche che potrebbero insorgere, i 2 svantaggi principali sono essenzialmente 2:
- la conoscenza vera della clinica
- le difficoltà serie nel caso qualcosa vada storto
NON SI CONOSCE BENE IL DENTISTA O LA CLINICA ESTERA
Un conto è farsi curare dal proprio dentista, che forse ci conosce da 10 o 20 anni. O comunque da un dentista italiano con cui abbiamo potuto comodamente parlare “de visu” più volte e con cui abbiamo fatto più visite preliminari. Una cosa totalmente differente è rivolgersi a una clinica che è del tutto nuova e che, indipendentemente dalle conoscenze linguistiche di chi ci lavora, le chiamate o video-chiamate a distanza nonché eventuali viaggi effettuati prima dell’intervento definitivo, rimane una clinica nuova ubicata all’estero.
Si tratterà di uno studio di cui difficilmente potremo saggiare con mano la professionalità, la competenza, l’igiene o, se non altro, quella fiducia e serenità che è fondamentale che un buon dentista possa trasmetterci prima, durante e dopo l’intervento.
SE INSORGONO PROBLEMI
Un altro rischio da tenere in considerazione nella scelta di curare i denti all’estero è l’impossibilità di potersi rivalere su un dentista straniero, qualora sia stato mal eseguito un intervento o ne siano conseguiti problemi di salute. Le complicazioni logistiche, economiche, comunicative e soprattutto di salute che si possono incontrare se l’intervento va male dovrebbero, da sole, far riflettere se la scelta di andare all’estero per curare i denti sia una scelta davvero ben ponderata. Quando si sta male si vuole assistenza immediata. Si desidera ricevere un consulto di persona, immediato, rapido, e un’assistenza nei giorni successivi puntuale e affidabile.
Riflettere su questo può aiutare a soppesare i vari fattori in gioco e a compiere una scelta che, riguardando la propria salute, dovrebbe essere fatta prudentemente e consapevolmente.
Ovviamente, non tutte le cliniche estero sono poco professionali, non all’avanguardia o difettanti in termini di prontezza nella comunicazione. Esistono sicuramente eccellenti studi esteri che si contraddistinguono per capacità medica, prezzi e strumentazione. Ma il punto del ragionamento non è tanto se posso trovare la stessa qualità all’estero, quanto piuttosto se ne vale davvero la pena.
Il motivo principale per cui si potrebbe scegliere di optare per delle cure dentali nei paesi dell’Est è infatti il risparmio. Ma è davvero così consistente?
CURARE DENTI ESTERO: SI RISPARMIA DAVVERO?
Curare i denti all’estero non è sempre un risparmio: oltre alle spese mediche, bisogna infatti mettere in conto i costi da sostenere per il viaggio, il soggiorno e i pasti. E se la cura si rivela un insuccesso? Le spese da sostenere per porre rimedio ad eventuali errori vanno a sommarsi a quelle già sostenute per viaggio ed intervento.
In molti casi la forbice di prezzo è di circa il 30%.
Vale la pena riflettere se questa differenza può costituire una giustificazione sufficiente da spingerci ad affidarci a cliniche nuove e rischi evitabili. Per curare i denti esistono offerte convenienti presso diversi studi dentistici, come la rateizzazione delle spese da sostenere o i coupon promozionali.
A mero titolo di esempio, il nostro studio, pur non riuscendo a offrire lo stesso listino di alcune cliniche estere, offre comunque prezzi accessibili e servizi di finanziamento e pagamento dilazionato per gli interventi più costosi, garantendo un preventivo finale sostenibile e non così lontano dal costo reale che si dovrebbe sostenere se si optasse per una soluzione esterna al nostro Paese.
Se hai bisogno di curare i denti a Roma, richiedi un preventivo gratuito per conoscere il nostro listino, oppure richiedi un appuntamento per una prima visita, che presso il nostro studio è sempre gratuita.
DENTISTA EMERGENZA ROMA
Vivi a Roma e hai un’emergenza dentistica? Il nostro pronto soccorso denti Roma garantisce una reperibilità totale anche di sabato. Se hai un’emergenza contattaci subito o vienici a trovare presso lo studio dentistico di Via Cesare Maccari 265 a Roma, zona Acilia.
DENTISTA PER EMERGENZE A ROMA
Un dentista per emergenze a Roma dovrebbe dare la sua reperibilità oppure lavorare in un vero e proprio pronto soccorso dentistico. A seconda della gravità del problema potrebbe essere consigliabile recarsi presso il classico pronto soccorso oppure optare per il proprio dentista di fiducia.
Quando optare per il pronto soccorso:
- quando si tratta di una vera e propria emergenza e si riscontrano
- sanguinamento forte
- tagli, rotture o traumi preoccupanti
- dolore intenso e incontrollabile
- quando non si è certi dell’entità del danno e si hanno ragionevoli dubbi sulla gravità del quadro clinico
- quando la situazione è abbastanza grave e non si riesce a contattare il proprio dentista di fiducia
Se ti trovi in una di queste situazioni e hai urgente bisogno di un dentista emergenze Roma allora ti suggeriamo di recarti presso il più vicino pronto soccorso. A seguire per praticità l’elenco completo:
Ospedale Civile | Acquapendente |
San Benedetto | Alatri |
San Giuseppe | Albano |
Ospedali Riuniti | Anzio |
Padre Pio | Bracciano |
Santa Scolastica | Cassino |
Andosilla | Civitacastellana |
San Paolo | Civitavecchia |
L. Parodi Delfino | Colleferro |
San Giovanni di Dio | Fondi |
Dono Svizzero | Formia |
San Sebastiano Martire | Frascati |
F. Spaziani | Frosinone |
Santa Maria Goretti | Latina |
Santissimo Gonfalone | Monterotondo |
Coniugi Bernardini | Palestrina |
San Camillo De Lellis | Rieti |
Aurelia Hospital | Roma |
Bambino Gesu’ | Roma |
C.T.O. Andrea Alesini | Roma |
Cristo Re | Roma |
G. Battista Grassi | Roma |
Madre G. Vannini | Roma |
Oftalmico | Roma |
Pol. Univ. A. Gemelli | Roma |
Pol. Univ. Tor Vergata | Roma |
Pol. Univ. Umberto I | Roma |
Policlinico Casilino | Roma |
San Camillo-Forlanini | Roma |
San Filippo Neri | Roma |
San Giovanni Addolorata | Roma |
San Giovanni Calibita-FBF | Roma |
San Pietro-FBF | Roma |
Sandro Pertini | Roma |
Sant’Andrea | Roma |
Sant’Eugenio | Roma |
Santo Spirito | Roma |
Santissima Trinita’ | Sora |
A. Angelucci | Subiaco |
Ospedale Civile | Tarquinia |
A. Fiorini | Terracina |
San Giovanni Evangelista | Tivoli |
P. Colombo | Velletri |
Belcolle | Viterbo |
Qui gli indirizzi degli ospedali della zona sud di Roma che ovviamente sono preparati per curare i casi più gravi. Ricorda però che è opportuno recarsi presso il pronto soccorso solo per reali emergenze. Per danni minori, come per esempio piccoli sanguinamenti, ascessi, rottura di un dente o problemi con nervi e otturazioni, potrebbe essere meglio affidarsi al proprio dentista, se si riesce ad attendere, oppure cercare un dentista reperibile per le emergenze.
Via Gian Carlo Passeroni, 28, 00122 Ostia Lido, Roma RM – OSPEDALE GRASSI
Piazzale dell’Umanesimo, 10, 00144 Roma – OSPEDALE SANT’EUGENIO
Via di Villa di Cilone 4 – NUCLEO DI CURE PRIMARIE ASL ROMA 3
Se vivi vicino alla zona di Acilia e hai un’emergenza come quelle sopra menzionate, contatta pure il nostro studio dentistico.
PRONTO SOCCORSO DENTISTICO ROMA
Quando si tratta di decidere se rivolgersi o no ad un pronto soccorso dentistico a Roma è quindi necessario stabilire l’urgenza e la gravità del problema. La soglia di tolleranza del dolore causato da un ascesso o da una gengiva infiammata è soggettiva per cui soltanto il diretto interessato è in grado di stabilire cosa è meglio fare. Ovviamente non bisogna mai trattenersi dal chiamare o recarsi direttamente presso un classico pronto soccorso in caso di reale emergenza.
Quando ricorrere ad un pronto soccorso dentistico?
Tutti i casi gravi, lo ripetiamo, vanno trattati dal pronto soccorso/ospedale più vicino. Per le altre casistiche ci si può rivolgere al proprio dentista, se offre una copertura anche fuori orario o nei weekend. Ecco alcune tra le problematiche più comuni.
Sanguinamento forte delle gengive
Anche se il problema del sanguinamento in genere non si presenta da un momento all’altro, in alcuni casi potrebbe verificarsi improvvisamente e in misura abbondante. Le cause potrebbero essere diverse. Potrebbe trattarsi di primi segnali di una forma acuta di parodontite che è stata trascurata. Oppure il sanguinamento potrebbe essere causato da farmaci assunti, come antipertensivi o persino anticoncezionali. Persino lo stress potrebbe, in alcuni casi eccezionali, provocare un sanguinamento improvviso delle gengive.
Se vivete a Roma e vi trovaste improvvisamente in una situazione del genere, il sanguinamento fosse abbondante e non facilmente arrestabile, non trattenetevi dal chiamare il pronto soccorso dentistico più vicino a voi per ricevere istruzioni sul da farsi. Nel sito troverete un elenco di tutte le sedi dislocate a Roma e provincia in cui potrete accedere al pronto soccorso dentistico.
Qualora l’intervento di un dentista fosse prorogabile, il nostro studio è aperto dal lunedì al sabato, potete chiamare per richiedere una visita urgente.
Rottura o crepatura del dente
La rottura del dente (o anche la sua crepatura) è un’altra situazione che potrebbe richiedere l’assistenza del pronto soccorso dentistico. Quando accade potremmo essere presi dal panico e non sapere cosa fare. Nella maggioranza dei casi una caduta o un colpo inaspettato può essere la causa della rottura di un dente (o più denti). Ma a volte potrebbe succedere anche mentre si mastica qualcosa di duro. I denti ricostruiti potrebbero essere più soggetti a questa eventualità.
In ciascuno dei suddetti casi, rivolgersi al pronto soccorso dentistico più vicino a voi, potrebbe essere necessario per sapere come procedere. Una cosa che molto probabilmente vi raccomanderanno è (se possibile) di recuperare la parte del dente rotto e conservarlo in una soluzione salina. A seconda del caso si potrà valutare se è possibile riattaccarlo. Inoltre una visita presso il pronto soccorso dentistico potrebbe essere utile per verificare che il trauma non abbia provocato danni alla parte vitale del dente.
Dolore intenso al dente
Un forte dolore al dente è, nella maggioranza dei casi, sintomo di un’infiammazione acuta. Se il dolore è causato da un ascesso o da una carie non curata è necessario rivolgersi al più presto a un odontoiatra per risolvere la causa dell’infezione. Nel frattempo, se il dolore diventa insostenibile potrete chiamare il pronto soccorso dentistico per spiegare il problema e ricevere qualche consiglio sul da farsi in attesa di prendere un appuntamento con il vostro dentista di fiducia.
Ribadiamo che per emergenze reali e quadri clinici preoccupanti è opportuni rivolgersi prontamente al più vicino pronto soccorso.
ASCESSO GENGIVALE COME CURARLO
In questo articolo illustreremo in breve come curare un accesso gengivale. Bisogna però fare attenzione. Infatti non tutti gli ascessi sono uguali. Ne esistono di tipi differenti. Un ascesso è fondamentalmente un accumulo di globuli bianchi o batteri che danno luogo a una piccola massa che si posiziona o deposita vicino all’osso della mandibola, alla gengiva oppure alla polpa del dente. In base all’ubicazione si distinguono 3 tipi differenti di ascessi:
- Ascesso Gengivale – E’ quello che esaminiamo in questo articolo. Interessa la gengiva ed è la forma di ascesso più “leggera”.
- Ascesso Periapicale – Si tratta dell’infiammazinoe che interessa la polpa del dente. La causa è il più delle volte riconducibile ad una carie trascurata. I batteri perforano i vari strati del dente fino ad arrivare alla polpa. Questo tipo di ascesso può essere molto doloroso e portare alla perdita del dente, più comunemente un molare o un premolare.
- Ascesso Paradontale – Come è intuibile dal nome, questo tipo di ascesso interessa i tessuti e la struttura paradonatale, ovvero la base del dente (gengiva, cemento radicolare, legamenti vari ecc). Ne soffrono più facilmente i pazienti affetti da paradontite.
Prima di capire come curare l’ascesso gengivale, analizzeremo, nell’ordine,
- quali sono le cause più comuni
- come riconoscere i principali sintomi
LE CAUSE DEGLI ASCESSI
Gli ascessi possono essere il risultato di differenti cattive abitudini o patologie. A seconda della tipologia di ascesso la causa può essere differenti. In generale, le principali cause sono, per quanto riguarda le cattive abitudini:
- fumo (favorisce la proliferazione dei batteri)
- alcolismo
- cattiva igiene dentale
Se i primi due fattori favoriscono ogni tipologia di ascesso, la cattiva igiene dentale è spesso la causa principale dell’ascesso periapicale. Le carie non curate infatti portano spesso ad una penetrazione dei batteri nei tessuti più interni fino alla polpa del dente.
Tra le cause legate ad altre patologie citiamo invece:
- paradontite
- diabete
- malattie legate al reflusso gastrico
Tutte queste patologie influiscono fortemente sulla stabilità batterica dell’intera bocca e in taluni casi rendono le aree basali del dente più soggette ad infezioni ed accumulo di batteri, detriti cellulari o globuli bianchi.
In ultimo, l’ascesso può essere causato da trattamenti dentistici effettuati scorrettamente, nella maggior parte dei casi otturazioni, devitalizzazioni o estrazioni male eseguiti.
COME RICONOSCERE UN ASCESSO GENGIVALE
Riconoscere un ascesso gengivale è fondamentale se si vuole intervenire in tempo e soprattutto se per tempo si vuole evitare che la situazione e il dolore peggiorino. Ecco allora alcuni sintomi che, se si presentano insieme o in forma intensa, dovrebbero far suonare un campanello d’allarme:
- Mal di denti costante
- Dolore al tatto della zona interessata
- Gengive gonfie
- Gengive sanguinanti
- Rigonfiamento dei linfonodi del collo
- Dolore quando si chiude la bocca (masticazione dolorosa)
- Febbre
- Alito cattivo
Se riscontrano alcuni di questi sintomi nello stesso momento, in particolar modo se associati a sanguinamento e rigonfiamento anomalo delle gengive, è necessario rivolgersi immediatamente al proprio dentista di fiducia.
Nel caso dell’ascesso gengivale, è opportuno specificare che è spesso conseguenza di un ascesso dentale, ragione in più per rivolgersi immediatamente ad uno specialista, anche per un semplice e gratuito controllo.
COME CURARE UN ASCESSO GENGIVALE
Come specificato, l’ascesso gengivale è il meno grave tra i vari ascessi che si possono diagnosticare. Non per questo motivo però può essere ritenuto non doloroso o sottovalutabile. Gli interventi da effettuare si possono suddividere in due semplici categorie, fai da te oppure medici.
Gli interventi fai da te sono da sconsigliare in linea generale, per ovvie ragioni. Se la diagnosi auto-realizzata è infatti sbagliata, le terapie possono non portare gli effetti desiderati e talvolta addirittura peggiorare il quadro clinico.
Tra gli interventi “fai da te” per curare l’ascesso gengivale, potrebbero essere utili:
- risciacqui con acqua tiepida e sale per lenire il dolore
- utilizzo di antinfiammatori (cura i sintomi, non la causa)
- utilizzo di un impacco con ghiaccio (idem)
- CONTATTARE IL PROPRIO DENTISTA
Da evitare, invece, in TUTTI i casi:
- aspirine (possono peggiorare l’infezione)
- sforzi fisici
- cibi caldi o freddi
- spazzolamento energico dei denti e delle gengive
- rimozione fai da te del materiale purulento (c’è chi si auto-medica così, rischiando di danneggiarsi ulteriormente)
Altri trattamenti fai da te, come il risciacquo con alcool o l’utilizzo di sostanze naturali con proprietà anestetiche come i chiodi di garofano o il propoli, sono ovviamente rimedi temporanei generalmente volti più a lenire il dolore che a curarne le cause.
Quali sono invece i vantaggi di una visita specifica presso il proprio dentista?
Oltre all’identificazione immediata della patologia, sarò possibile procedere prontamente evitando così un’inutile protrarsi della condizione infiammatoria e quindi, conseguentemente, del dolore. A volte l’ascesso può essere rimosso con una semplice incisione e un drenaggio. In casi più gravi potrebbe essere invece necessaria un’estrazione.
Se hai bisogno di più informazioni contattaci o prenota, senza impegno, una prima visita gratuita.
PERCHE’ UN DENTISTA DEVE OFFRIRE LA PRIMA VISITA GRATUITA
E’ buona norma per un dentista che opera privatamente offrire la prima visita gratuita. Il primo controllo senza pagare, che presso il nostro studio dentistico di Roma (ci potete trovare in Via Cesare Maccari 265, 00125 Roma) è sempre incluso, dovrebbe essere sempre offerto, incondizionatamente. Sia che si tratti di vecchi o nuovi clienti, tutti i pazienti hanno infatti la necessità e il diritto di comprendere la propria patologia, capire i trattamenti che potrebbero risolvere la situazione e soprattutto conoscere, in maniera chiara, trasparente e precisa, i costi da affrontare.
COSA INCLUDE LA PRIMA VISITA GRATUITA
La prima visita gratuita, come specificato, offre essenzialmente la possibilità al paziente, in forma totalmente libera e priva di ogni tipo di impegno o compromesso, di avere un quadro più chiaro della situazione. L’obbligo del pagamento della prima visita, sempre che ovviamente durante il controllo non si rendano necessari interventi da parte del dentista, è limitante ed eticamente poco corretto, specialmente quando gli interventi e le terapie che si suggeriscono prevedono il pagamento di un prezzo medio o alto.
Ecco quindi cosa include la prima visita gratuita con il nostro dentista presso il nostro studio dentistico di Roma
- Descrizione della patologia
- Descrizione dei trattamenti risolutivi alla patologia
- Spiegazione dei rischi, ove presenti, ed eventuali effetti collaterali
- Preventivo accurato
La descrizione del problema è fondamentale per rassicurare il paziente. Prima di decidere a quale specialista rivolgersi, qualora già non se ne abbia uno di fiducia, è essenziale comprendere bene da quale patologia si è affetti. Dalla semplice carie all’infiammazione gengivale, passando per problemi più gravi come per esempio infezioni o denti rotti o da estrarre, bisogna capire bene cosa sta succedendo e perché se si vuole poi optare per la soluzione più corretta.
I trattamenti sono talvolta invasivi e possono comportare un certo grado di dolore, specialmente se è stata effettuata una vera e propria operazione. Preparare il paziente ad eventuali effetti collaterali di un trattamento (dolore, fastidio nella masticazione per i primi giorni dopo il trattamento, peggioramento dell’estetica del sorriso ecc) è buona norma di ogni buon dentista e consente al paziente di rilassarsi e sapere precisamente a cosa va incontro.
In ultimo ma non meno importante la spesa da effettuare. Grazie alla prima visita gratuita è possibile ricevere un preventivo preciso così da poter decidere senza impegno quale trattamento effettuare, come pagare e in che tempi.
DOVE TROVARE A ROMA UN DENTISTA CON LA PRIMA VISITA GRATUITA
Incontrare a Roma un dentista che effettui la prima visita gratuita può non essere sempre facile o scontato. Molti dentisti, anche convenzionati, prevedono il pagamento di un importo fisso anche per un primo semplice controllo.
Presso il nostro studio, dietro prenotazione sempre necessaria, è possibile ricevere un appuntamento per un primo controllo medico e incontro conoscitivo. Talvolta, per fare una diagnosi completa, necessitiamo di esami strumentali come l’ortopanoramica. In questo caso se il paziente non è in possesso di una radiografia recente può farla presso il nostro studio al costo di 30€.
Il prezzo sostenibile e la professionalità del dentista che effettua al visita costituiscono 2 elementi importanti che aiuteranno il paziente nella scelta dello studio a cui fare riferimento.
Se hai bisogno di più informazioni contattaci o prenota, senza impegno, una prima visita gratuita.
Le gengive che sanguinano sono un sintomo piuttosto comune che spesso viene erroneamente ignorato. Si tratta di solito di un segnale di allarme da non sottovalutare perché indicatore di infiammazione nonché di malattia gengivale.
Quali sono quindi le cause più comuni del sanguinamento?
- Cattiva igiene orale
- Errata tecnica di spazzolamento
- Utilizzo errato del filo interdentale
- Problemi ormonali durante la crescita
- Carenza di vitamina C e K e disturbi della coagulazione
- Utilizzo di farmaci anticoagulanti
- Leucemia
CATTIVA IGIENE ORALE
L’igiene orale è fondamentale per mantenere la propria bocca in uno stato sano. Non parliamo ovviamente solo delle gengive, ma della bocca nel suo complesso, inclusiva quindi di tutto il cavo orale, la lingua, le arcate, i tessuti ecc.
L’igiene orale deve essenzialmente essere costituita dal corretto utilizzo di spazzolino e filo interdentale, coadiuvati da dentifrici specifici e collutori. Una cattiva igiene orale può causare facilmente gengive arrossate e sanguinanti, sintomo evidente di un’infiammazione che va curata prontamente, indipendentemente dalla gravità.
ERRATA TECNICA DI SPAZZOLAMENTO
Uno spazzolamento troppo energico, si sa, può causare danni alle gengive. E’ quindi opportuno utilizzare bene lo spazzolino. Per un decalogo sulla corretta igiene orale consulta il nostro articolo “come lavare bene i denti“.
UTILIZZO ERRATO DEL FILO INTERDENTALE
Come nel caso precedente, anche nell’utilizzo di questo strumento bisogna porre attenzione e soprattutto effettuare i movimenti corretti. Gesti troppo energici o movimenti che portano ad un accumulo di tartaro a ridosso o sotto le gengive, piuttosto che a una sua rimozione, portano facilmente ad un’infiammazione e quindi a un conseguente sanguinamento.
PROBLEMI ORMONALI DURANTE LA CRESCITA
Con l’inizio della pubertà femminile aumenta significativamente l’incidenza della gengivite che in tali casi viene appositamente denominata gengivite puberale. La malattia è dovuta ad una vasodilatazione e alla comparsa di batteri che generano l’infiammazione.
CARENZA DI VITAMINE E DISTURBI DELLA COAGULAZIONE
La carenza di vitamine come la vitamina C o K può portare a sanguinamenti gengivali. Anche il diabete non controllato o l’emofilia possono causare gli stessi sintomi.
UTILIZZO DI FARMACI ANTICOAGULANTI
L’utilizzo di farmaci anticoagulanti come eparina, warfarin o acenocumarolo, ma anche cattive abitudini come quella del fumo o la masticazione del tabacco, possono influire negativamente sulla salute delle gengive. Anche altre condizioni come la gravidanza facilitano il sanguinamento.
LEUCEMIA
Le gengive che sanguinano facilmente possono essere indice della presenza di una leucemia monocitica, linfocitica o mielocitica. Trattandosi ovviamente di una malattia grave e particolare, si scoraggiano i pazienti dall’effettuazione di qualsivoglia auto-diagnosi e di ricorrere al più presto dal proprio medico per un consulto specifico. Anche il dentista è in grado di riconoscere la tipologia di sanguinamento, ovviamente, e di dare delucidazioni e indicazioni mediche al paziente.
In ognuno di questi casi è consigliabile rivolgersi al proprio dentista se si vuole identificare la causa precisa ma soprattutto se si vuole rimuovere l’infiammazione che, talvolta, può essere molto fastidiosa. L’utilizzo di spazzolini a setole morbide e dentifrici poco aggressivi affiancati dall’utilizzo di collutorio e prodotti specifici può aiutare a risolvere il problema.
APPARECCHIO MOBILE COSTO
Sapere qual è il costo di un apparecchio mobile è fondamentale per quantificare la spesa del trattamento in anticipo e poter così pianificare l’investimento, valutando quelle che sono le ovvie priorità e circostanze finanziarie individuali o familiari.
Al fine di farti evitare di perdere tempo in ricerche e preventivi poco precisi, ti anticipiamo subito che, indicativamente, il costo dell’apparecchio mobile è INDICATIVO.
Può variare significativamente a seconda delle condizioni della dentatura e anche da cosa si intende per apparecchio mobile.
Per apparecchio mobile si può infatti intendere la classica mascherina trasparente rimovibile, l’allineatore estetico di ultima generazione che ti consente di riallineare i denti senza l’apparecchio classico fisso (nell’articolo linkato un approfondimento esaustivo sul tema). Oppure con questa dicitura si può fare riferimento ai classici trattamenti di ortodonzia funzionale, comuni per i più piccoli, che sfruttano dispositivi rimovibili che modificano lo scheletro e la posizione dei denti tramite la pressione su articolazioni e tessuti non definitivamente posizionati.
Gli apparecchi rimovibili, anche funzionali, che utilizzano i bambini hanno generalmente un costo più basso che parte dai 1.200€
Le mascherine estetiche rimovibili (anche note come ortodonzia estetica o invisalign) prevedono invece un investimento maggiore che parte da circa 2.500€. In tal caso, la cifra totale è fortemente influenzata dal numero di mascherine necessarie per un perfetto riallineamento dei denti (7, 14 o più di 14).
COSTO APPARECCHIO RIMOVIBILE PER BAMBINI= DA €1.200
COSTO APPARECCHIO MOBILE (MASCHERINE TRASPARENTI)= DA €2.500
Non fanno parte di questa considerazione invece le protesi dentarie, dispositivi che, per quanto rimovibili (es. protesi overdenture), comportano interventi maggiormente invasivi e conseguentemente più costosi. Per quanto anche in questo caso le cifre siano indicative, i prezzi generalmente partono da 2.900€ per l’arcata inferiore, minimo 2 impianti, e 4.400€ per quella superiore, con minimo 4 impianti.
Vediamo quindi come poter stabilire in forma più precisa, sensata ed economica il costo di un apparecchio mobile.
COME STABILIRE IL COSTO DELL’APPARECCHIO
Apparecchio mobile costo, questo è quanto si chiedono genitori e famiglie quando devono confrontarsi con la realtà di problemi funzionali della propria dentatura. Se da una parte è necessario intervenire sia per ragioni mediche che estetiche, dall’altra incorrono diversi interrogativi che vedono in primo luogo, in molti casi, la necessità di risparmiare o, almeno, affrontare una spesa ragionevole e sensata, e in secondo luogo, e questo in quasi tutti i casi, la necessità di sentirsi tranquilli e a proprio agio con il dentista che si occuperà dell’intervento.
Il prezzo sostenibile e la professionalità del dentista costituiscono quindi i 2 fattori principali che influenzano il paziente nella scelta dello studio a cui rivolgersi per ottenere un preventivo e poi, in caso di accettazione, per il proseguimento del trattamento.
Per questo motivo il nostro studio non ha un prezzario fisso per quanto riguarda gli apparecchi invisibili mobili ma preferisce offrire a tutti i pazienti una prima visita di controllo gratuita. Durante la visita sarà possibile:
- Valutare la condizione generale di salute orale della bocca
- Avere tutte le informazioni necessarie per stilare un preventivo preciso ed accurato
Dato che la terapia si basa sull’utilizzo di più mascherine atte a correggere le imperfezioni dell’arcata dentaria, avere un quadro preciso relativo il disallineamento dei denti è fondamentale per quantificare il numero di interventi e apparecchi mobili da applicare e, conseguentemente, il costo totale del trattamento.
Se hai bisogno di più informazioni contattaci o prenota, senza impegno, una prima visita gratuita.
PROTESI DENTARIE MOBILI SENZA PALATO
Le protesi dentarie mobili senza palato sono protesi rimovibili di ultima generazione stabili, comode e poco invasive.
La soluzione nasce dalla necessità di molti pazienti di avere una protesi più sicura e meno traballante di quelle comunemente fissate con paste adesive. Un sorriso non sicuro ed incerto oltre a problemi estetici ed emotivi comporta anche ovvie problematiche funzionali, come per esempio l’impossibilità di gustare cibi non molto morbidi o molto appiccicosi.
Le protesi dentarie mobili senza palato eliminano anche il problema della sensazione fastidiosa di avere un corpo estraneo ed ingombrante in bocca, attaccato per l’appunto al palato. Trattandosi di protesi rimovibili (NON fisse) sono l’ideale per pazienti che hanno seri problemi ortodontici o che intendono cambiare la tipologia attuale di protesi.
I VANTAGGI DELLE PROTESI DENTARIE MOBILI SENZA PALATO
Uno dei vantaggi principali è senza dubbio il fatto che siano rimovibili. Possono essere comodamente sganciate e pulite, per esempio dopo i pasti.
Un altro vantaggio è che sono stabili. Non oscillano, non danno un senso di inadeguatezza ma soprattutto sono affidabili e quindi consento di parlare, sorridere e mangiare senza troppi patemi “estetici”.
Non applicandosi al palato, ma su attacchi posti su più impianti, mantengono la bocca libera. Perciò la percezione dei sapori è nettamente maggiore rispetto a una classica dentiera che si applica al palato.
Un ultimo vantaggio è che queste protesi costano meno di quelle fisse e il loro prezzo, se raffrontato con la qualità degli impianti di precedente generazione, è sicuramente più basso
I COSTI DELLE PROTESI DENTARIE MOBILI SENZA PALATO
Prima di parlare di costi sarebbe doveroso ricordare quanto sia opportuna una prima visita dal dentista (presso il nostro studio di Acilia è gratuita e senza impegno). Infatti questa tipologia di impianto non è sempre necessaria né consigliabile e andrebbe ponderata dovutamente dopo una consulenza specifica di un professionista.
Ovviamente, il prezzo può variare molto a seconda della condizione di salute della bocca del paziente. Viene anche influenzato dalla tipologia di attacco della protesi mobile e dal numero di elementi da produrre (arcata superiore, arcata inferiore o entrambe). L’overdenture su impianti, il termine tecnico per indicare la protesi mobile senza palato, si differenzia da altre protesi denominate scheletrato con attacchi o ganci, che invece si applicano su arcate danneggiate solo parzialmente. La protesi totale mobile, al contrario, è meno costosa ma presenta gli svantaggi prima menzionati. Di solito i pazienti che non si trovano bene con una protesi di questo tipo preferiscono passare ad un overdenture (protesi senza palato) oppure a protesi fisse.
Per informazioni sui vantaggi e gli svantaggi di ogni tipologia di protesi fissa e mobile, dettagli sui tempi e modalità di manutenzione della dentiera e, ovviamente, preventivi, non esitare a contattarci per fissare un primo appuntamento gratuito presso il nostro studio.
COME SBIANCARE I DENTI
Avere una bocca sana e una dentatura in salute è l’obiettivo principale che tanto il dentista quanto il paziente si pongono. In primo luogo bisogna infatti prestare attenzione alle condizioni del proprio sorriso e preoccuparsi di mantenere abitudini adeguate che consentano di minimizzare e posticipare gli interventi del proprio odontoiatra.
E’ tuttavia indubbio che oltre alla funzionalità dei denti anche l’occhio vuole la sua parte. Un sorriso pulito, splendente e naturale non solo aiuta nell’autostima, ma è un modo semplice e naturale per essere più avvicinabili, solari e, perché no, anche un po’ più belli. Per questo motivo sempre più persone si interessano e preoccupano domandando e ricercando trattamenti in grado di allineare i denti o di renderli più bianchi. Come smacchiare i denti? Come rendere il sorriso più chiaro e luminoso? Come risolvere eventuali imperfezioni nella forma dovute a rotture, carie o ricostruzioni mal eseguite?
In questo articolo analizzeremo in breve come smacchiare i denti, come quindi rimuovere le macchie o le colorazioni che ne alterano la bellezza naturale. Purtroppo, anche in questo caso, il punto principale risiede nella prevenzione.
3 COSE DA EVITARE PER NON MACCHIARE I DENTI
Ogni cosa che ingeriamo o inseriamo nel nostro organismo lascia inevitabilmente delle tracce. E’ questo il caso di alcune sostanze tra le quali ricordiamo le principali, ovvero:
- Fumo
- Caffè
- Vino
Ne esistono anche altre in grado di macchiare la nostra dentatura, ma le 3 menzionate sono forse tra le più comuni. Il fumo è indubbiamente l’elemento che alla lunga può danneggiare maggiormente i denti, ma anche il caffè consumato regolarmente più volte al giorno per periodo significativi può inesorabilmente ingiallire la propria dentatura. Occorre specificare che gli effetti non sono uguali per tutti, vi è una naturale predisposizione che può infatti velocizzare il processo. In ogni caso, per avere denti bianchi è opportuno eliminare completamente il fumo e limitare ad un consumo ragionevole altre sostanze macchianti come, oltre a vino e caffè, anche pomodori, liquirizia ecc.
L’IGIENE ORALE E’ IMPORTANTE
L’igiene orale è fondamentale per evitare di sbiancare o smacchiare i denti frequentemente. Oltre ad un’ovvia pulizia dei denti giornaliera, che deve essere effettuata dopo i pasti e con spazzolini adatti, è importante porre particolare attenzione anche ai prodotti utilizzati. Esistono dentifrici appositi definiti sbiancanti che sono leggermente più aggressivi e, grazie alla loro composizione, facilitano la rimozione delle macchie superficiali dei denti. La stessa premura dovrebbe essere prestata anche per quanto riguarda l’utilizzo del filo interdentale e del collutorio più adatto. Tali pratiche rientrano però in una semplice prevenzione. Quando i denti si sono ingialliti o presentano macchie si rende necessario un’intervento del proprio igienista dentale
QUANDO E’ NECESSARIO EFFETTUARE UNO SBIANCAMENTO
Non esiste una regola precisa che determini quando richiedere uno sbiancamento dentale. Ovviamente, una dentatura gialla o con macchie è spesso sinonimo di abitudini di igiene orale e alimentari da correggere, per cui una visita è altamente consigliata (n.b. presso il nostro studio la prima visita è sempre gratuita). Per quanto le tecniche e i materiali utilizzati dal dentista siano solitamente tra i migliori, è ovvio che il protrarsi delle cattive abitudini può portare il paziente a necessitare, con il tempo, di un nuovo trattamento smacchiante. Lo studio scrivente effettua sedute di sbiancamento avvalendosi di gel concentrato e lampade a led o laser a diodi. Il trattamento è abbastanza rapido, duraturo e non costoso.
Per informazioni su modalità, durate e costi scrivici o chiamaci senza impegno.
COME LAVARSI BENE I DENTI?
Quando ci si reca dal proprio dentista è prassi comune interrogarlo sulla salute e la pulizia dei propri denti. Molte volte, dopo pulizie prolungate, si chiedono consigli o suggerimenti su come curare la propria salute orale. Purtroppo sovente risulta necessario ricordare al paziente come lavarsi bene i denti. Lo spazzolamento e le altre operazioni di pulizia vengono infatti frequentemente effettuate non correttamente o a volte addirittura completamente trascurate. Ecco quindi un semplice ma completo elenco delle 10 cosa da ricordare per lavare i denti in modo corretto.
UTILIZZARE LO SPAZZOLINO IN SENSO VERTICALE
Per lavare bene i denti è necessario utilizzare lo spazzolino con movimenti verticali e non orizzontali. Uno spazzolamento orizzontale non permette la rimozione totale dei residui di cibo ma anzi ne favorisce l’accumulo nei canali e negli spazi naturali tra i denti. Muovendo invece lo spazzolino in senso verticale è più semplice pulire correttamente i denti ed evitare l’accumulo di residui vicino alle gengive
SPAZZOLARE SEMPRE IN SENSO CONTRARIO ALLA GENGIVA
Un errore molto comune è quello di spazzolare energicamente i denti dall’alto verso il basso e viceversa, mantenendo la mascella serrata e pulendo con un solo gesto entrambe le arcate. Si tratta in realtà di un movimento scorretto che “spinge” i residui sotto le gengive e, nel tempo, favorisce la creazione del tartaro sottogengivale, una delle cause più comuni della paradontite. Gengive arrossate e un sanguinamento durante il lavaggio possono indicare la presenza di un’infiammazione dovuta a tartaro accumulatosi a motivo di questa abitudine scorretta. Il giusto movimento prevede invece uno spazzolamento dall’alto verso il basso, per quanto riguarda l’arcata superiore, e dal basso verso l’alto, per quanto riguarda l’arcata inferiore, in maniera da rimuovere definitivamente ogni tipo di residuo senza rischiare di pressarlo o spingerlo verso la base del dente.
LAVARE ANCHE LA FACCIATA INTERNA
Spesso un sorriso sano e bianco sono sinonimo di una corretta pulizia. Ma per un’igiene totale e per evitare l’accumulo di tartaro è opportuno pulire bene, o soprattutto, la facciata interna dell’arcata dentale.
SPAZZOLARE SENZA FRETTA
I ritmi a cui viviamo ci spingono a fare tante cose e a farle male. Per lavarsi bene i denti è necessario non effettuare uno spazzolamento rapido, ma dedicare almeno un paio di minuti al fine di pulire bene ogni parte delle arcate, con particolare attenzione alla facciata interna, come menzionato a volte “dimenticata”, e agli ultimi molari, più difficili da raggiungere e pulire.
UTILIZZARE LO SPAZZOLINO ELETTRICO
Gli spazzolini elettrici sono molto efficienti e consentono generalmente una migliore pulizia dei denti. Possono comunque essere utilizzati spazzolini tradizionali se si presta particolare attenzione al movimento effettuato durante lo spazzolamento
LAVARE I DENTI 3 VOLTE AL GIORNO DOPO I PASTI PRINCIPALI
Per evitare che l’accumulo dei residui di cibo e gli zuccheri poco a poco possano intaccare la placca dentale è buona abitudine spazzolare i denti 3 volte al giorno, dopo i pasti principali. Lo spazzolamento “serale” è il più importante perché è di notte quando si riposa che i batteri possono danneggiare maggiormente gli strati più superficiali dei denti e quindi conseguentemente determinare l’insorgere di una carie.
NON LAVARSI I DENTI TROPPE VOLTE
Per quanto sia importante lavarsi i denti frequentemente, dopo i pasti e possibilmente dopo aver mangiato cibi molto dolci, è bene ricordarsi che lavarsi i denti bene significa anche non lavarli troppo spesso. Lo spazzolamento infatti intacca la placca e potrebbe danneggiarla se ripetuto troppe volte in una giornata per un periodo di tempo prolungato.
UTILIZZARE UN DENTIFRICIO ADATTO
Esistono differenti tipologie di dentifricio. A seconda però della dentatura e/o delle problematiche di ogni singolo paziente (denti che si cariano facilmente, alitosi, paradontite ecc) è bene utilizzare un dentifricio specifico per il proprio problema, possibilmente suggerito dal proprio dentista
UTILIZZARE IL FILO INTERDENTALE
Per quanto lo spazzolino sia lo strumento principale da utilizzare per spazzolare bene i denti, il filo interdentale andrebbe utilizzato da tutti proprio per rimuovere i residui in quelle parti della bocca dove lo spazzolino non può arrivare, ovvero tra i denti. Il suo utilizzo è particolarmente indicato per coloro che dispongono di arcate dentali serrate e di uno spazio tra i denti molto ridotto. Di norma se ne suggerisce l’utilizzo la sera, dopo aver mangiato
UTILIZZARE IL COLLUTORIO
Un buon collutorio è utile per combattere l’alitosi, favorire la sensazione di una bocca fresca e rimuovere i batteri nocivi. Può essere utilizzato puro o diluito, a seconda della tipologia acquistata.
Seguendo questi 10 semplici consigli sarà possibile lavarsi bene i denti e limitare al massimo l’accumulo di tartaro e la proliferazione di batteri. In ogni caso, è sempre consigliabile effettuare un controllo regolare presso il proprio dentista per valutare la salute della propria bocca. La pulizia dei denti (scopri di più sui nostri standard e costi visitando il link) è consigliata in ogni caso, anche se si ritiene di prestare particolare attenzione alla propria igiene orale. Il tartaro infatti con il tempo tende a crearsi, specialmente in quei punti che, per quanto ci si sforzi, sono comunque più complessi da pulire in forma adeguata.