
BRUXISMO: PERCHE’ SI DIGRIGNANO I DENTI?
Il bruxismo, dal greco βρύχω, è una para-funzione (ovvero un’attività del nostro organismo, priva di finalità) che consiste nell’abitudine di stringere, serrare o digrignare i denti. Tale abitudine è una contrazione dei muscoli impiegati nella masticazione, dura mediamente dai 5 ai 10 secondi e può verificarsi sia di giorno sia di notte.
Esistono tre diverse tipologie di bruxismo:
- Bruxismo “rumoroso” (il digrignamento)
- Bruxismo“silenzioso” (il serramento)
- Bruxismo misto.
Nella maggior parte dei casi il bruxismo si manifesta principalmente la notte, durante il sonno, ed avviene in maniera inconsapevole. Non si conoscono ancora le reali cause: da alcuni studi risulta che l’atto di digrignare i denti possa dipendere da casi di stress intenso o tensione; da altri che ci siano all’origine delle predisposizioni familiari; da altri studi ancora, infine, che sia legato a problemi di malocclusione dentale.
Le strutture coinvolte nell’attività del bruxismo sono i denti, il tessuto di supporto ai denti (ovvero l’osso dei mascellari e le gengive) e i muscoli della masticazione.
QUALI PROBLEMI CAUSA IL BRUXISMO?
Digrignare i denti significa farli strisciare o sfregare gli uni contro gli altri: tale comportamento può causare una notevole usura dei denti, consumandoli nel tempo. Fra le conseguenze più gravi abbiamo:
- scheggiature
- usura dello smalto, fino alla sua scomparsa
- alterazione della forma
- disarticolazione di mascella e mandibola
- manifestazione visibile dello strato interno della dentina
- aumento della sensibilità dentinale e delle gengive
- fastidio durante la masticazione
- cefalee.
Serrare i denti, invece, implica un’usura minore; ma tale attività, che consiste nell’atto di stringere forte i denti, può provocare delle piccole spaccature nello smalto dentale, dovute alla pressione esercitata.
Nei casi di bruxismo intenso, la sollecitazione sui denti può essere trasmessa anche sulle gengive e sull’osso dei mascellari, in cui i denti sono alloggiati. Tale attività può comportare, a lungo andare, il cedimento di tali strutture possono e la conseguente mobilità dei denti.
COME PORRE RIMEDIO AL BRUXISMO
Il bruxismo, come abbiamo detto, è un’attività che consiste del digrignamento o serramento dei denti e può causare patologie anche gravi, se trascurato.
Non esiste una vera e propria cura per il bruxismo, ma una terapia gnatologica permette di ristabilire i normali rapporti tra i mascellari, i denti, le due articolazioni temporo-mandibolari e i muscoli che muovono i mascellari, grazie all’utilizzo di apparecchi di resina, chamati bite, che riposizionano la mandibola e permettono ai muscoli impegnati nella masticazione di rilassarsi.
E’ importante che il bite sia prescritto dal proprio dentista che, dopo un’attenta analisi della cavità orale del paziente, provvederà alla realizzazione dell’apparecchio prendendo le impronte delle arcate dentali. Lo spessore del bite varia a seconda del tipo di occlusione del paziente. Una volta rilevata l’impronta dell’arcata dentale, i calchi in gesso vengono montati all’interno di un’apparecchiatura, chiamata “articolatore”, che simula i movimenti della mandibola.
Il bite, che generalmente si utilizza la notte, evita l’usura dentale e i danni ai denti, in quanto impedisce che questi vengano in contatto fra loro. Con l’utilizzo del bite si riduce anche la forza con cui si serrano o digrignano i denti, in modo tale da ridurre anche i danni che il bruxismo può causare alle strutture della bocca e favorire al contempo il rilassamento dei muscoli masticatori.
Per saperne di più riguardo alla diagnosi e ai rimedi del bruxismo è bene rivolgersi al proprio dentista di fiducia. Presso il nostro studio dentistico di Acilia (Roma), in via Cesare Maccari 265, la prima visita è sempre gratuita.